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In questa guida spieghiamo come scegliere la migliore lampada per terrario rettili, un accessorio fondamentale per la loro sopravvivenza. Questi animali, infatti, si nutrono, in senso figurato, della luce UV, dunque le lampade in questione sono a fondamentali per la qualità della loro permanenza all’interno di un terrario. Le onde sopracitate vengono infatti assorbite dai rettili tramite la pelle o gli appositi organi, e ciò include anche il calore generato dalla lampada, proprio come avviene durante l’esposizione diretta al sole degli animali a sangue freddo non in cattività.
Tipologie di Lampade per Terrario
Il Sole produce uno spettro di luce che i rettili, e in generale tutti gli animali, sfruttano in modalità differenti e per scopi diversi. Gli animali a sangue freddo che di solito alleviamo in casa in un terrario, come i sauri, i cheloni e i serpenti, apprezzano crogiolarsi al sole proprio per assorbire al meglio i raggi UV filtrati dall’atmosfera terrestre. Si tratta dell’attività di basking, che dobbiamo chiaramente riprodurre all’interno dei terrari. Per riuscirci, per fortuna, esistono diverse tipologie di lampade, che noi scopriremo nel dettaglio qui di seguito.
Lampade a incandescenza
Le classiche lampade a incandescenza sono una soluzione molto tradizionale, che troviamo spesso nei terrari. Si tratta infatti di accessori perfetti per i rettili, in quanto riescono a ricreare le condizioni ideali per permettere agli animali di svolgere la propria attività di basking, quando hanno bisogno di luce e di riscaldarsi. La loro installazione dovrebbe avvenire ad un angolo di 30 gradi, per evitare di infastidire gli occhi dei rettili. Vengono definite lampade giallo rosse in quanto non emettono luce blu, e non producono raggi UVB.
Questo significa che qualsiasi lampada ad incandescenza, sia essa al tungsteno o alogena, deve essere necessariamente integrata con una seconda lampada in grado di emettere questi raggi. Non è un difetto perché, collegandole ad un timer, è possibile farle alternare in maniera automatica così da replicare l’alternarsi dell’alba e del tramonto. In secondo luogo, sono una soluzione ottima per quanto concerne la produzione del calore, nonostante non siano eccellenti nella produzione di raggi UVA.
Lampade a vapori di mercurio
Rappresentano la scelta migliore per un terrario di grandi dimensioni, e se ne trovano di diverse gradazioni sul mercato. In base ai modelli acquistati, infatti, possono variare la quantità e la qualità di raggi UVB emessi. Da sottolineare che questi accessori producono anche una certa quantità di calore e che possono avere una struttura differente. Tra le meno costose troviamo le lampade a bulbo in vetro trasparente, ma il nostro consiglio è di evitarle, in quanto sono piuttosto forti e potrebbero mettere a rischio i rettili.
Una seconda soluzione sono le lampade flood, che invece si adattano in maniera perfetta alle consuetudini dei rettili, soprattutto di quelli che apprezzano fare il basking sotto il sole diretto. Bisogna però fare attenzione ai valori degli indici UV, che possono cambiare a seconda dell’azienda produttrice. Inoltre, è importante sottolineare che si tratta della scelta migliore se desideri replicare un punto colpito dal sole, dato che l’indice può variare da un minimo di 2,0 ad un massimo di 7,0. Infine, vanno installate nel modo corretto, ma per questo basta seguire le indicazioni contenute nel libretto delle istruzioni.
Lampade ad alogenuri metallici
Si tratta di soluzioni recenti, che negli ultimi anni hanno riscosso molto successo e apprezzamento. Queste lampade sono particolarmente indicate per un terrario per rettili di dimensioni grandi, proprio come quelle a vapori di mercurio, ma sono rari i modelli che emettono anche i raggi UVB. Con tutta probabilità si tratta del prodotto migliore per ricreare in modo fedele la luce solare, ma devono essere usate in combinazione con un ballast esterno e devono essere posizionate in modo molto accurato. Nello specifico, è fondamentale sistemarle ad una certa distanza dal rettile, in quanto riscaldano parecchio, e inoltre non devono colpire direttamente gli occhi dell’animale.
Neon UVB
In questo caso si fa riferimento ai dispositivi progettati per emettere esclusivamente raggi UVB, dunque da integrare con le lampade a incandescenza e ai modelli che non producono questi raggi. I valori emessi sono molto bassi, e sono paragonabili ai raggi solari che raggiungono in natura una zona d’ombra. Possono essere usate, per esempio, in presenza di quei rettili che non fanno mai il basking esponendosi a contatto diretto con i raggi del sole.
Un esempio concreto può essere fatto citando i rettili che di solito frequentano le aree boschive, ma sono utilissime anche nei riguarda piccoli, dove non è possibile usare le lampade a vapori di mercurio per via dei problemi con il gradiente termico. Per quanto concerne l’indice UV, queste lampade particolari restano entro un raggio compreso tra 0,5 e 1,0, ad una distanza consigliata di circa 30 centimetri, e hanno una durata di sei mesi.
Lampade UVB compatte
Si tratta di una delle possibili alternative ai neon UVB, ma non sono molto utilizzate come lampada per il terrario dei rettili, per una serie di motivi. In primo luogo, hanno una durata inferiore e dunque richiedono un rimpiazzo più frequente, di conseguenza alla fine comportano una spesa economica superiore. In secondo luogo, sono molto difficili da posizionare in un terrario di questo tipo, data la conformazione più stretta di questi ultimi. Infine, complicano anche l’utilizzo dei riflettori.
Come Scegliere la Lampada per il Terrario
Scegliere la giusta lampada per il terrario dei rettili è un compito che richiede attenzione e conoscenza delle esigenze specifiche dell’animale che si ha intenzione di ospitare. La lampada non serve solo a fornire una fonte di luce, ma è anche vitale per la termoregolazione e può addirittura contribuire alla salute generale del rettile, fornendo vitamina D3, che è essenziale per l’assorbimento del calcio.
Il primo fattore da considerare è la specie del rettile. Diverse specie hanno esigenze diverse in termini di UVA, UVB, calore e cicli di luce e oscurità. Per esempio, mentre un serpente potrebbe non aver bisogno di luce UV, un drago barbuto avrà bisogno sia di UVA che di UVB per simulare al meglio il suo ambiente naturale.
Un altro aspetto importante è la dimensione del terrario. Non solo dovete assicurarvi che la lampada sia sufficientemente potente da riscaldare adeguatamente l’intero spazio, ma anche che non sia troppo intensa da causare surriscaldamento o addirittura ustioni al vostro animale. A tal proposito, molti proprietari di rettili optano per un termostato dimmerabile che consente di regolare l’intensità della luce e del calore fornito.
Oltre al calore, dovrete considerare il tipo di luce necessario. Lampade alogene o lampade spot sono spesso utilizzate per creare un basking spot, una zona più calda dove il rettile può andare per scaldarsi. Altri tipi di lampade, come quelle fluorescenti o a LED, possono fornire una luce più diffusa e sono spesso utilizzate in combinazione con altre fonti di calore.
Un ulteriore fattore da tenere in considerazione è la presenza di altre fonti di calore o luce nel terrario, come tappetini riscaldanti o lampade aggiuntive. La combinazione di diverse fonti può aiutare a creare un ambiente più equilibrato, ma è anche più complicato da gestire in termini di temperatura e esposizione alla luce UV.
Infine, è sempre una buona idea consultare fonti affidabili o esperti nel campo dei rettili prima di prendere una decisione. Questo è particolarmente importante se siete alle prime armi con la cura dei rettili, poiché una scelta errata può avere effetti negativi sulla salute e il benessere del vostro animale.
Come Posizionare le Lampade per il Terrario
Come abbiamo anticipato, serve fare molta attenzione al posizionamento delle lampade UVB, in quanto i raggi diretti possono danneggiare gli occhi dei rettili e degli animali in generale. In ogni caso, l’installazione di una lampada UVB è essenziale in combinazione con quelle a incandescenza e le altre citate poco sopra. Nelle condizioni ideali, infatti, il rettile dovrebbe ricevere tutto lo spettro UV quando si crogiola nelle attività di basking, su tutta la superficie del corpo.
Il consiglio, dunque, è di posizionarle non lateralmente ma in cima, ad una distanza di 30 centimetri circa, e senza mai andare oltre 18 centimetri. In questo modo il rettile potrà proteggere gli occhi sfruttando al massimo le proprie arcate sopraciliari. Sempre per quanto concerne le distanze, ogni tipologia di lampada ha un certo valore di minimo e massimo che andrebbe rispettato.
Attenzione anche alla costruzione dell’ambiente, perché tutti i rettili devono essere messi nelle condizioni di potere scegliere cosa fare. In sintesi, bisogna prevedere delle zone d’ombra che l’animale può sfruttare come riparo, e delle zone che gli consentono di prendere il sole durante l’attività di basking completa. Lo scopo è piuttosto semplice da comprendere, serve ricreare le condizioni che il rettile troverebbe in natura. Oltre ai raggi UV è essenziale che la lampada produca anche calore.
Purtroppo non tutte le lampade hanno una struttura in grado di creare un punto luce così grande da coprire l’intera superficie del rettile, e può diventare un problema. In questo senso, con le lampade flood non si corre mai questo rischio, e non a caso sono le più consigliate per un terrario di questo tipo. Così facendo, i rettili possono esporsi alla luce evitando di lasciare delle parti del corpo all’ombra. Infine, è importante tenere sempre sotto controllo le temperature e impostare i timer per replicare l’alternanza tra giorno e notte, così da rispettare i ritmi circadiani del rettile.
Lampade per Terrario più Vendute
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Ultimo aggiornamento 2024-12-08 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API