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In questa guida spieghiamo come costruire una finta parete in roccia in modo da rendere il vostro terrario esteticamente più gradevole. La tecnica e i materiali sono gli stessi utilizzati per realizzare le pareti dei terrari negli zoo e nei rettilari.
Il terrario prima della realizzazione della parete in roccia si presenta come un asettico contenitore formato da pannelli di legno. I pannelli, completamente lisci, non offrono all’animale nessun appiglio per arrampicarsi oltre a rendere l’habitat messo a disposizione del futuro ospite assolutamente innaturale.
Occorrente
Ecco l’elenco del materiale che vi occorre
Un terrario vuoto: noi abbiamo utilizzato un terrario in legno di un metro e mezzo di lunghezza per settanta centimetri di profondità e settanta centimetri di altezza. La tavola per il fondo del terrario è in multistrato marino mentre le pareti sono in truciolato. E’ stato scelto il multistrato marino per il fondo perché più resistente e meno soggetto a deformazioni mentre abbiamo pensato che per le pareti una volta rivestite con la finta parete in roccia un materiale più economico fosse comunque accettabile e durevole nel tempo.
Alcuni fogli di poliuretano espanso: il comune polistirolo. Si acquistano nei negozi di bricolage e fai-da-te o nei negozi di edilizia. Di solito vengono impiegati come isolante termico ma non è questo il nostro caso. Un consiglio: acquistate fogli di almeno 3 cm di spessore, maggiore è lo spessore del foglio maggiore sarà il senso di profondità della vostra parete.
Un cutter: indispensabile per tagliare e scavare le lastre di poliuretano espanso (polistirolo).
pistola per colla a caldo: serve a fissare le lastre di polistirolo alle pareti o a giuntarle fra loro. In alternativa esistono dei collanti specifici per il polistirolo.
Schiuma poliuretanica: è la schiuma isolante che viene utilizzata quando si montano i serramenti ma ha anche altre applicazioni. E’ una schiuma rigida, espansa e molto adesiva.
Colla per piastrelle: noi abbiamo scelto un prodotto della Kerakoll linea fai-da-te. Per la precisione l’H40 Flex per le caratteristiche indicate sulla confezione : elevata flessibilità, ideale per gres porcellanato, pietre naturali, idoneo su pavimenti esistenti, doneo per pavimenti riscaldanti
E’ fondamentale scegliere un prodotto idoneo per pavimenti riscaldanti per evitare che la colla conservi inalterate le sue caratteristiche nel tempo anche all’interno di terrari tropicali.
Colori all’acqua: vanno utilizzati solo colori all’acqua perché sono atossici, i colori potete sceglierli voi anche se consiglio per rendere la parete il più naturale possibile di usare tinte sabbia, mattone e roccia.
Un pennello: per dipingere le pareti con i colori all’acqua
Un vaso di diluente al nitro o acquaragia: per pulire i pennelli dopo averli utilizzati.
Come Costruire la Parete
Adesso che abbiamo tutto il necessario, mettiamoci al lavoro:
Utilizzate il cutter per tagliare i fogli di polistirolo in modo che aderiscano perfettamente fra di loro ed occupino totalmente una parete. Scavate i fogli per creare una lastra ruvida ed imperfetta, non preoccupatevi di forare il foglio di polistirolo. Non eseguite tagli troppo precisi e non tracciate solchi in linea retta con il cutter. Importante: tracciate fori e solchi tutti a diversa profondità ed il più irregolari possibile.
Una volta che i fogli di polistirolo saranno pronti, potete incollarli alle pareti dei terrari. Per incollarli utilizzate la colla a caldo oppure un altro collante specifico per polistirolo. Nei negozi di fai da te trovate anche dei tubi di silicone specifici per questo materiale. Noi per il nostro terrario abbiamo utilizzato della colla a caldo perché si fissa immediatamente e non c’e’ bisogno di attendere molto perché asciughi. Se i vostri fogli di polistirolo sono troppo sottili o volete creare delle zone più prominenti potete incollare più fogli di polistirolo uno sopra l’altro.
Per la parete laterale sinistra del nostro terrario non abbiamo utilizzato un foglio completo di polistirolo ma abbiamo recuperato tutti i pezzi tagliati precedentemente. Anche con un collage di questo tipo si ottengono ottimi risultati. Per non rendere piatta la nostra parete abbiamo sfruttato gli angoli del terrario per creare delle terrazze come si vede in figura. Attenzione, le terrazze appena incollate sono fragili ed è facile romperle o staccarle.
Utilizzate la schiuma poliuretanica per riempire le fessure fra i fogli di polistirolo. Noi abbiamo utilizzato la schiuma anche per dare maggiore consistenza e solidità alla nostra terrazza angolare. Fate attenzione a non esagerare, questo prodotto raddoppia il suo volume quando asciuga quindi anche se vi sembra di averne messa troppa è facile che una volta asciutta dovrete rimuoverne un po’ col cutter. Un altro inconveniente di questo tipo di materiale è che la colla fatica ad aderire, quindi lo ripeto: attenzione a non esagerare con le dosi.
In sintesi fino ad ora abbiamo:
– incollato tutti i pezzi di polistirolo alle pareti
– incollati alcuni pezzi di polistirolo fra di loro per aumentare la profondità della parete
– utilizzato la schiuma poliuretanica per fissare ulteriormente eventuali terrazze sporgenti
Dobbiamo solo aspettare alcune ore per far asciugare la schiuma ed assicurarci alla fine che non ci siano pezzi fissati in modo posticcio o precario.
Adesso inizia la parte sporca del lavoro. Occorre preparare la colla per piastrelle. L’impasto privo di grumi si ottiene versando prima l’acqua, poi la polvere e miscelando con trapano o cazzuola. La superficie delle pareti del nostro terrario è di poco inferiore ai 3 mq, dato che una confezione da 5 kg di Kerakoll ha una resa di circa 2 mq abbiamo utilizzato due confezioni: la prima da 5 kg, la seconda da 2 kg. Sulla confezione è indicato in quanti litri d’acqua deve essere diluito il prodotto. Se la colla è diluita in una quantità maggiore d’acqua otterrete un impasto più fluido e le superfici finali saranno più lisce. Al contrario, un impasto meno fluido ci permetterà di ottenere superfici più ruvide e grezze.
Iniziamo a cospargere di colla tutte le pareti avendo cura di aver messo dei fogli di giornale sul fondo per non rovinare la base del nostro terrario. Per dare la colla possiamo usare un pennello. Dopo circa 6-8 ore le pareti saranno asciutte. Se vedete che avete saltato dei punti è il momento buono per effettuare delle piccole correzioni.
A questo punto il collage di polistirolo che avevamo all’inizio ha decisamente cambiato aspetto. E’ possibile tuttavia apportare ancora qualche miglioramento: possiamo ad esempio fissare delle piante artificiale lungo le pareti o magari qualche ramo particolarmente decorativo. Se avete il pollice verde potete anche tentare l’allevamento di alcune piante del genere Tillandsia, sono piante epifite che vivono sui tronchi o sui rami degli alberi, soprattutto nelle foreste tropicali e subtropicali. Il particolare habitat sopraelevato di queste piante è dovuto alla necessità di conquistare un luogo sufficientemente illuminato in un ecosistema molto ombroso. I vari substrati servono alle epifite esclusivamente da sostegno. L’ancoraggio delle epifite ai tronchi o alle piante ospiti avviene normalmente con radici adesive o aggrappanti.
Se volete migliorare la vostra parete in roccia lasciate asciugare la colla un giorno ed il giorno successivo ripassatela completamente con una nuova dose dello stesso materiale. Questo metodo è utile nel caso che dobbiate ospitare nel terrario animali particolarmente grossi e “vivaci”. Con una nuova mano di colla la vostra parete ne guadagnerà in consistenza e sarà più durevole nel tempo.
A questo punto potete sbizzarrirvi a personalizzare la parete come meglio credete. Noi abbiamo colorato alcune zone della parete con una tinta sabbia e abbiamo fissato una pianta sull’angolo destro del terrario. Nulla vieta comunque di fissare altre piante o tronchi direttamente alla parete.
Il risultato finale è un terrario che non ha nulla da inviare a quelli dei migliori zoo. Una lampada spot fissata in un angolo crea un angolo più luminoso che conferisce al nostro terrario un certo fascino ed una impressionante naturalezza. Noi ci siamo fermati qui perchè il risultato ottenuto a questo punto ma volendo è possibile colorare la parete a vostro piacere con i colori all’acqua.