Indice
In questa guida spieghiamo come allevare Tiliqua mettendo a disposizione una scheda con informazioni su alimentazione, ambiente adatto e caratteristiche principali.
Classificazione scientifica
Nome comune – In Italiano: scinco, tiliqua, tiliqua dalla lingua blu.
In Inglese: Bluetongue, Eastern Bluetongue, Northern Bluetongue, Eastern Blue-Tongued Lizard
In Tedesco: Gewöhnliche Blauzunge
Nome scientifico – Tiliqua scincoides
Altre nomenclature – Lacerta scincoides (WHITE 1790: 242)
Scincus crotaphomelas (LACÉPÈDE 1804: 209)
Scincus tuberculatus (MERREM 1820: 73)
Tiliqua whitii (GRAY 1831: 67 – non Scincus whitii LACÉPÈDE 1804)
Cyclodus boddaertii DUMÉRIL & BIBRON (1839: 752) (part.)
Tiliqua scincoides (SMITH 1937: 233)
Tiliqua scincoides intermedia (MITCHELL 1955)
Tiliqua scincoides (COGGER 1983: 191)
Tiliqua scincoides (COGGER 2000: 580)
Distribuzione geografica – Australia (New South Wales, North Territory, Queensland, SE South Australia, Victoria, NW West Australia)
Tiliqua scincoides scincoides: S/E Australia
Tiliqua scincoides intermedia: N Australia
Tiliqua scincoides chimaerea: Indonesia (Maluku Province: Tanimbar, Babar Islands)
Ordine – Squamata
Sotto-ordine – Sauria (Lacertilia)
Infra-ordine – Scincomorpha
Famiglia – Scincidae (Scinchi)
Genere – Tiliqua
Specie – Tiliqua scincoides
Sottospecie – Tiliqua scincoides scincoides (WHITE 1790)
Tiliqua scincoides intermedia (MITCHELL 1955)
Tiliqua scincoides chimaerea (SHEA 2000)
Allevamento
Presentazione: Le Tiliqua sono i membri della famiglia degli scinchi (Scincidae) che raggiungono le dimensioni maggiori. Caratteristica comune a tutti i membri della famiglia sono le squame lisce che si sovrappongono e che contengono piccole placche ossee. Il corpo allungato e robusto e la testa triangolare conferiscono alla tiliqua un aspetto massiccio anche se le zampe corte e delicate sembrano sproporzionate al resto del corpo. Nel solo continente Australiano troviamo oltre 300 specie di scinchi. Del genere Tiliqua ci sono 6 specie diffuse in Australia, 3 delle quali ampiamente diffuse nel New South Wales, noi ci limiteremo a vedere le principali caratteristiche della specie Tiliqua scincoides che a sua volta comprende tre sottospecie riconosciute
-Tiliqua scincoides scincoides
Risulta essere conosciuta con il nome di “scinco comune dalla lingua blu”, in Inglese “common blue tongued skink” oppure “Eastern blue tongue”, ed è diffusa su tutto il nord-est dell’Australia. La colorazione tipica di fondo e’ marrone con bande scure uniformi. Alcuni esemplari sono caratterizzati da strisce più scure che partono da dietro la testa e arrivano agli occhi. La caratteristica principale che permette di distinguere facilmente questa sottospecie e’ la presenza di sottili strisce scure disposte longitudinalmente lungo tutto il corpo.
-Tiliqua scincoides intermedia
Risulta essere la sottospecie di dimensioni maggiori, ha una corporatura più massiccia della specie precedente ed un peso maggiore a parità di lunghezza. Gli esemplari di questa sottospecie possono arrivare a misurare fino a 68 cm. Una curiosità: il nome Tiliqua scincoides intermedia deriva dalla distribuzione geografica di questa sottospecie. Le bande verticali sono di color castano e sono uniformi lungo tutto il corpo. Delle tenui fasce color arancione corrono lungo i fianchi. Tutte le specie di Tiliqua scincoides hanno zampe grigie e poco marcate.
-Tiliqua scincoides chimaerea
Poche e frammentarie sono le informazioni su una possibile terza sottospecie denominata Tiliqua scincoides chimaerea.
Dimensioni: Da adulto questo sauro raggiunge una dimensione di 45-60 cm, eccezionali ma documentati sono casi di esemplari che sfiorano i 70 cm di lunghezza. Al momento delle nascita i piccoli misurano intorno ai 10-15 cm coda compresa. Sono sauri che si fanno apprezzare per il loro appetito e sono in grado di aumentare il loro peso di 5 o di 10 volte durante il corso del loro primo anno di vita, raddoppiando o a volte triplicando la loro lunghezza. La specie Tiliqua scincoides intermedia, in particolare, e’ quella che raggiunge le dimensioni maggiori. Gli esemplari di questa specie possono raggiungere e superare la lunghezza tipica di 50 cm di lunghezza. La dimensione record e’ di 68 cm. La tiliqua ha la testa massiccia
Indole: Abbiamo già detto che si tratta di un sauro molto timido e facilmente spaventabile. E’ un rettile che preferisce darsi alla fuga piuttosto che affrontare il pericolo. Un comportamento facilmente comprensibile, le sue dimensioni lo rendono appetibile a numerosi predatori, uomo compreso. Per tenere al meglio una tiliqua occorre accostarsi a questo sauro con pazienza, deve abituarsi alla nostra presenza gradatamente. Evitiamo, se non strettamente necessaria e almeno per il primi 6 mesi di vita, la manipolazione. Questi sauri, se afferrati, si sentono in pericolo e si dimenano furiosamente per cercare di liberarsi: associano la nostra mano ad un potenziale pericolo, per cui ogni qual volta invaderemo il suo spazio cercherà disperatamente di scappare. Un approccio più semplice e che ci farà guadagnare la fiducia del nostro piccolo sauro, consiste nell’invitarlo a prendere dalla nostra mano del cibo. Inizialmente sarà diffidente, ma se avrete pazienza, e se gli darete qualche “golosità”, vedrete che vincerà la sua naturale timidezza. Evitate movimenti bruschi o gesti rapidi, che vengono visti come un segnale di minaccia ed inducono la tiliqua a “battere in ritirata”. I maschi sviluppano una spiccata territorialità già dal loro secondo anno di vita è quindi consigliabile formare gruppi di un maschio e una o più femmine, a seconda della dimensione del terrario.
Temperatura: Nella stagione calda, durante il giorno, il terrario deve avere una temperatura compresa tra i 26°C ed i 36°C. Può scendere fino a 15-20°C durante la notte. In inverno questi intervalli si spostano verso il basso: indicativamente potremmo avere tra i 20 e i 24°C di giorno e 12°-16°C la notte. Temperature al di fuori di questo range inducono nel rettile uno stato di malessere che può facilmente deteriorare in patologie più o meno gravi, nei casi più gravi alla morte.
Umidità: La tiliqua in natura predilige le aree semi desertiche, quindi ambienti dove l’umidità è relativamente bassa soprattutto molto ventilati. In terrario occorre mantenere un tasso di umidità compreso fra il 60-80 % durante il periodo estivo, 50-60 % durante il periodo invernale. Tali valori sono puramente indicativi, è possibile alzare o abbassare l’umidità in ragione del comportamento del rettile e del suo stato di salute. Ad esempio: un tasso di umidità più elevato favorisce il distaccarsi di una vecchia muta.
Illuminazione: Sauro crepuscolare, rimane al riparo dai raggi solari durante le ore più calde del giorno. Esce dal suo rifugio durante le prime ore dell’alba o verso il tramonto, quando la temperatura è più mite. Necessita di illuminazione solare diretta, la lampada UVB è indispensabile. Alcuni autori, suggeriscono che le Tiliqua possono essere correttamente allevate anche senza l’esposizione a lampade UVB o, quantomeno, i livelli di esposizione, in termini di percentuale e durata, possono essere più contenuti rispetto ad altri sauri quali l’iguana o il drago d’acqua.
Alimentazione: Per avere un sauro in ottima salute è determinante somministrare al rettile gli alimenti corretti nel giusto dosaggio. La tiliqua è un sauro onnivoro, in grado di mangiare: grilli, caimani, camole della farina, camole del miele, tarme, locuste, piccoli mammiferi, frutta e vegetali. Consiglio di somministrare al rettile verdura e frutta tutti i giorni e limitare la carne e gli insetti, ad una o due volte della settimana. La tiliqua è un sauro longevo ed è in grado di vivere in cattività, se tenuto in condizioni ottimali, oltre venti anni. In natura le tiliqua hanno imparato che possono reperibile cibo con facilità vicino agli insediamenti umani e nelle zone agricole e non è insolito vedere esemplari cibarsi di rifiuti o di cibo per cani e gatti. Evitate la carne macinata e le scatolette di cibo per cani e gatti che hanno un rapporto nutrizionale sbagliato per questo sauro e che potrebbero indurre ben presto gravi problemi epatici e renali oltre che di obesità. Prestiamo particolare attenzione ai casi di sottonutrizione per gli esemplari giovani e di sovranutrizione per gli gli esemplari adulti. Come abbiamo detto prima: frutta e verdura tutti i giorni, proteine animali e quindi insetti o topi una o al massimo due volte alla settimana. Fra i vegetali consigliati troviamo: lattuga, rucola, radicchio, dente di leone, zucchine, carote e piselli. Alcuni esemplari gradiscono anche verdure lessate, come le zucchine, il cavolfiore e le carote. Fra tutti i vegetali quelli con il maggior rapporto Calcio / Potassio sono i più consigliati. Esistono anche dei mangimi secchi, specifici per questo rettile. Pur essendo studiati per questa specie, non dovrebbero costituire la dieta base della tiliqua ed andrebbero impiegati solo occasionalmente. Assicuratevi che il rettile li gradisca, perchè sauri abituati al cibo fresco rifiutano questi mangimi secchi.
Terrario: La tiliqua è un sauro terrestre non arboricolo, quindi un terrario che si sviluppi in lunghezza ed in larghezza è fondamentale: occorre fornire al rettile una superficie sufficientemente ampia per muoversi. Per un esemplare adulto, consiglio un terrario delle seguenti misure: 1 metro di lunghezza, 50 cm di profondità e 50 cm di altezza. Suggerisco per una coppia adulta un terrario con queste dimensioni minime: 1,5 mt di lunghezza, 1 mt di profondità e 50 cm di altezza. Le tilique trascorrono gran parte del loro tempo adagiate sul fondo del terrario, occorre fornire loro un nascondiglio dove si possano sentire al riparo. Eventuali tronchi o altri elementi decorativi devono essere fissati saldamente perchè altrimenti le tilique muovendosi potrebbero farli cadere ferendosi o danneggiando il terrario. Le piante vive, oltre ad essere un ottimo elemento decorativo, forniscono anche ulteriori nascondigli al rettile, quindi non presentano controindicazioni. Come substrato è possibile impiegare: il prato sintetico, la corteccia specifica per rettili ed il pellet. Vanno evitati substrati che potrebbero essere ingeriti e quindi provocare pericolose ostruzioni intestinali. Esempi di substrato da evitare: sabbia, lettiera per gatti e ghiaino.
Riproduzione: Le tilique sono sauri che vengono allevati e riprodotti con successo in cattività già da alcuni anni. Il dimorfismo sessuale in questa specie è visivamente poco evidente. I maschi hanno la testa ed il corpo generalmente più grande delle femmine, ma fra esemplari dello stesso sesso le differenze potrebbero essere così marcate da indurci a pensare che ci troviamo di fronte a due esemplari di sesso opposto; la semplice osservazione visiva si rileva spesso inattendibile. Il metodo più accurato per distinguere i maschi dalle femmine consiste nell’osservare la base della coda negli esemplari adulti. I maschi sono provvisti di due epimeni, che anche in condizioni di riposo sono riconoscibili, per un occhio esperto, nella loro tasca ventrale. E’ anche possibile indurre il maschio a tirare fuori gli epimeni, sollecitando opportunamente la base della coda, ma questa operazione deve essere compiuta solo da un allevatore di comprovata esperienza per non ferire il rettile. Nei soggetti giovani, in cui l’apparato riproduttivo non è ancora completamente sviluppato, questa operazione oltre ad essere più difficile non conduce ad un risultato certo. Per completare il discorso sul dimorfismo sessuale in questa specie, citano altri due metodi empirici ma efficaci per determinare il sesso della tiliqua: il comportamento ed il colore degli occhi. I maschi hanno occhi di colore arancione intenso mentre le femmine solitamente hanno occhi di colore arancio/marrone meno intenso. Il comportamento aggressivo dei maschi nei confronti di altri maschi ci consente di sapere se nel terrario sono presenti due esemplari dello stesso sesso. Questo comportamento è spesso frainteso con quello possessivo, messo in atto dai maschi per accoppiarsi con le femmine. Fra femmine della stessa specie la convivenza risulta il più delle volte pacifica. Anche questo ultimo metodo non è attendibile al 100%, anzi spesso l’indole del singolo individuo induce all’errore.
Viene sovente consigliato da alcuni allevatori di tenere il maschio e la femmina in terrari separati. Personalmente non condivido questa teoria e non ho mai riscontrato problemi a tenere tutto l’anno insieme la coppia di tilique. Per stimolare gli accoppiamenti occorre far fare agli animali un paio di mesi di “brumazione” che devono corrispondere alla loro stagione secca. Tutto questo si traduce, durante due mesi del periodo invernale, in un abbassamento della temperatura e nella diminuzione del fotoperiodo (ovvero nella diminuzione delle ore di luce a disposizione del rettile). Durante questo periodo gli animali vanno nutriti con cadenza settimanale durante le ore più calde del giorno. Terminati questi due mesi, che si potrebbero definire di riposo forzato, possiamo iniziare ad innalzare gradatamente la temperatura ed aumentare il fotoperiodo. Se la femmina è ricettiva già dopo due settimane, con un po’ di fortuna potremo osservare il maschio seguirla incessantemente, afferrarla mordendola per la nuca ed accoppiarsi con lei. L’accoppiamento avviene in modo piuttosto rapido, con il maschio che tiene saldamente la femmina per la nuca usando la bocca e lentamente, girandosi su un lato, scivola sotto di lei fecondandola con uno degli epimeni. Attenzione: una femmina non ricettiva, o semplicemente non ancora matura sessualmente, sarà molto aggressiva nei confronti del maschio: gli impedirà di posizionarsi dietro di lei girandogli attorno lo terrà a debita distanza e soprattutto sempre di fronte a lei; quando il maschio cercherà di avanzare, scatterà fulminea per morderlo. In natura, il maschio scoraggiato si darebbe alla fuga e proseguirebbe per la sua strada, in cattività occorre separare i due animali. La femmina raggiunge la maturità sessuale dopo il secondo anno di età e ha una gestazione che può durare fino a 6 mesi. La tiliqua è una specie così detta ovovivipara, dà quindi alla luce piccoli vivi e non uova. I piccoli sono vere e proprie copie in miniatura dei genitori, e devono essere prontamente separati dai genitori per impedire che questi li schiaccino involontariamente. Il numero di piccoli dati alla luce è direttamente proporzionale alla dimensione ed all’età della madre e può variare da 2 fino a 15. La madre non accudisce in alcun modo i piccoli che quindi devono essere fin da subito in grado di cavarsela e procurarsi il cibo da soli.
Una considerazione importante: l’accoppiamento e la riproduzione sono debilitanti per la tiliqua come per qualunque altro rettile. Assicuratevi prima di far iniziare il periodo di riposo pre-accoppiamento ai vostri animali, che questi godano di ottima salute e siano stati abbondantemente nutriti durante la stagione estiva.