Indice
In questa guida spieghiamo come allevare Tartaruga dalle Orecchie Rosse o Trachemys Scripta mettendo a disposizione una scheda con informazioni su alimentazione, ambiente adatto e caratteristiche principali.
Classificazione scientifica
Nome comune: Tartaruga dalle orecchie rosse
Famiglia: Emididi
Sottospecie: Trachemys scripta scripta (SCHOEPFF 1792)
Trachemys scripta cataspila (GÜNTHER 1885)
Trachemys scripta callirostris
Trachemys scripta chichiriviche
Trachemys scripta elegans (WIED 1838)
Trachemys scripta emolli LEGLER 1990
Trachemys scripta grayi (BOCOURT 1868)
Trachemys scripta hartwegi (LEGLER 1990)
Trachemys scripta hiltoni (CARR 1942)
Trachemys scripta nebulosa (VAN DENBURGH 1895)
Trachemys scripta ornata (GRAY 1831)
Trachemys scripta taylori (LEGLER 1960)
Trachemys scripta troostii (HOLBROOK 1836)
Trachemys scripta venusta (GRAY 1855)
Trachemys scripta yaquia (LEGLER & WEBB 1979)
Sinonimi: Testudo scripta SCHOEPFF 1792
Emys vittata GRAY 1831
Emys Grayii – GRAY 1873: 110
Crysemys scripta – BOULENGER 1889
Pseudemys scripta – JORDAN 1899
Crysemys scripta – FRITZ & BIENERT 1981
Crysemys grayi – FRITZ & BIENERT 1981
Pseudemys scripta – STEBBINS 1985: 101
Trachemys scripta – SCHWARTZ & HENDERSON 1991: 175
Trachemys scripta – LINER 1994
Trachemys scripta – KÖHLER 2000: 24
Pseudemys grayi
Pseudemys ornata
Trachemys scripta scripta (SCHOEPFF 1792)
Testudo serrata DAUDIN 1802
Pseudemys scripta scripta – CARR 1937
Trachemys scripta scripta – IVERSON 1986
Trachemys scripta scripta – CONANT & COLLINS 1991: 64
Trachemys scripta elegans (WIED 1838)
Emys elegans WIED 1839
Emys holbrooki GRAY 1844
Emys sanguinolenta GRAY 1855
Trachemys lineata GRAY 1873: 147
Chrysemys scripta var. elegans – BOULENGER 1889
Pseudemys scripta elegans – CAGLE 1944
Pseudemys scripta elegans – STEBBINS 1985: 102
Trachemys scripta elegans – IVERSON 1986
Trachemys scripta elegans – CONANT & COLLINS 1991: 65
Trachemys scripta hiltoni CARR 1942
Pseudemys scripta hiltoni CARR 1942
Pseudemys concinna hiltoni – WERMUTH & MERTENS 1961 (in error fide FRITZ 1981)
Chrysemys concinna hiltoni – FRITZ & BIENERT 1981
Chrysemys scripta hiltoni – FRITZ 1981
Trachemys scripta ornata
Emys venusta GRAY 1855
Emys valida LE CONTE 1860 (?)
Callichelys ornata – GRAY 1863: 181
Callichelys venusta – GRAY 1863: 181
Emys venusta – GRAY 1873: 110
Emys salvini GÜNTHER 1885
Emys cataspila GÜNTHER 1885
Chrysemys ornata var. cataspila – BOULENGER 1889
Pseudemys ornata ornata – MERTENS et al. 1934
Trachemys scripta taylori (LEGLER 1960)
Chrysemys scripta taylori – FRITZ 1981
Trachemys scripta troostii (HOLBROOK 1836)
Emys troosti HOLBROOK 1836: 55
Emys cumberlandensis HOLBROOK 1840
Trachemys troosti – GRAY 1863: 181
Chrysemys troostii – BOULENGER 1889
Pseudemys scripta troostii – CARR 1937
Trachemys scripta troostii – IVERSON 1986
Trachemys scripta troostii – CONANT & COLLINS 1991: 65
Diffusione: Stati Uniti meridionali, Brasile, Uruguay e Argentina
Allevamento
Dimensioni: Le femmine possono raggiungere una taglia massima di 35-40 cm, mentre i maschi restano nettamente più piccoli.
Terrario: E’ necessario ospitarli in un acquaterrario con una base di almeno 100×60 cm, di cui almeno 1/3 deve essere costituito dalla zona emersa. Temporaneamente, individui giovani possono essere anche allevati in contenitori più piccoli.
Un’altra soluzione è quella di allevarle all’aperto in piccoli laghetti recintati.
La parte acquatica andrà arredata come un normale acquario: ghiaietto o sabbia sul fondo, con qualche roccia che funga sia da elemento decorativo, sia dia la possibilità agli animali di uscire dall’acqua.
Alcuni allevatori rinunciano del tutto ad ogni tipo di arredamento, per garantire una migliore pulizia della vasca. In tal caso bisogna far attenzione che comunque l’uscita dall’acqua sia agevole.
Di fondamentale importanza è l’illuminazione: se possibile è consigliabile fargli trascorrere il periodo estivo all’aperto, consentendogli così di ricevere i benefici raggi solari; in caso contrario è necessario l’utilizzo di lampade UV.
Dal momento che trascorrono la maggior parte del tempo in acqua (dove mangiano e defecano) è indispensabile un ottimo filtraggio dell’acqua; se non si ha a disposizione un buon filtro, sarà necessario intervenire quotidianamente cambiando almeno 1/3 dell’acqua.
Temperatura: In estate, alle nostre latitudini, non è necessario alcun tipo di riscaldamento. In inverno, invece, qualora non si voglia farle andare in letargo, l’acqua andrà riscaldata intorno ai 22-26°C. Ciò è facilmente realizzabile utilizzando un riscaldatore da acquari. Per riscaldare la zona emersa sarà invece sufficiente una normale lampada ad incandescenza.
Alimentazione: Nei giovani l’alimentazione è esclusivamente zoofaga, mentre gli adulti si cibano anche di materiale vegetale.
L’alimentazione deve essere il più varia possibile (carne, pesce, lombrichi, molluschi, crostacei, ecc.) e non bisogna affidarsi esclusivamente all’uso di mangimi liofilizzati (gamberetti e affini).
Riproduzione: Il dimorfismo sessuale è ben evidente negli esemplari adulti: il maschio presenta il piastrone più concavo, la coda più affusolata e lunga, e le unghie delle zampe anteriori nettamente più lunghe rispetto a quelle della femmina.
L’accoppiamento avviene di norma in acqua, ed è preceduto da un complesso rituale di corteggiamento da parte del maschio.
Per la deposizione è necessario allestire una zona asciutta di sabbia fine, profonda 20-25 cm. Al momento delle deposizione la femmina scava una buca, depone le uova e poi ricopre il tutto. Per avere una maggiore probabilità di successo è consigliabile prelevare le uova e metterele in incubatrice.
La temperatura di incubazione varia tra i 24 e i 32°C. La temperatura determina la durata dell’incubazione, ma anche il sesso dei neonati: a temperature basse nascono maschi, a temperature alte nascono femmine.