Indice
In questa guida spieghiamo come allevare Serpente Bruno Comune o Lamprophis Fuliginosus mettendo a disposizione una scheda con informazioni su alimentazione, ambiente adatto e caratteristiche principali.
Classificazione scientifica
Nome comune: Serpente Bruno Comune, Serpente delle Case
Famiglia: Colubridae.
Sottospecie: Lamprophis fuliginosus fuliginosus
Lamprophis fuliginosus mentalis
Sinonimi: Lycodon fuliginosus BOIE 1827: 551
Boaedon lineatum DUMÉRIL, BIBRON & DUMÉRIL 1854: 363
Boaedon fuliginosus – SCHMIDT 1923: 65
Boodon lineatus DOLLFUS & BEAURIEUX 1928
Boaedon fuliginosus – LOVERIDGE 1957: 251
Boaedon lineatus – FITZSIMONS & BRAIN 1958
Boaedon fuliginosum – HÅKANSSON 1981
Lamprophis fuliginosus – AUERBACH 1987: 155
Lamprophis arabicus (PARKER) fide GASPERETTI 1988
Lamprophis fuliginosus – SCHLEICH, KÄSTLE & KABISCH 1996: 492
Lamprophis fuliginosus – BROADLEY 1998
Boaedon fuliginosus – LEBRETON 1999
Diffusione: In tutto il continente africano, dal Maghreb fino alla provincia del Capo, dal Senegal fino all’Africa dell’est, dal deserto pietroso, fino ai boschi degli altopiani.
Allevamento
Dimensioni: In media 100 cm, occasionalmente più grande.
Terrario: E’un serpente poco specializzato, reperibile in svariati ambienti, dal deserto, alle foreste, fino alle città vere e proprie, dove si insedia negli abitati umani. Una coppia di questi animali può allevarsi senza problemi in un terrario da 50×70, con un fondo di sabbia, torba o carta da giornale e una piccola ciotola per l’acqua. Apprezzano moltissimo rami intricati, sui quali passano gran parte della giornata, scendendo di notte per “cacciare” perlustrando il fondo del terrario. Un nascondiglio, meglio se su un ramo saldamente fissato, è indispensabile, visto la natura estremamente timida dell’animale.
Temperatura: I Lamprophis si trovano a loro agio anche a temperatura ambiente. E’ buona norma, tuttavia, fornire loro una superficie riscaldante, specialmente dopo i pasti. Sotto i 18°C, comunque, l’animale perde appetito ed assume comportamenti letargici.
Alimentazione: Si nutre tranquillamente in terrario con topi di primo pelo, e con topi adulti o baby ratti (negli esemplari più grandi), indifferentemente vivi o scongelati. Se, però, si vuole vedere il Lamprophis in tutta la sua “verve” predatoria, si può provare ad offrirgli sauri vivi, che soffoca alla maniera dei boidi, e, spesso, sono l’efficace soluzione per individui riluttanti a nutrirsi. Per un individuo adulto, è sufficiente un pasto ogni 20 giorni. Nonostante l’incredibile capacità di questo ofide di ingollare prede di dimensioni spropositate, è bene evitare di offrire pasti sovradimensionati rispetto al serpente.
Riproduzione: Se gli esemplari sono ben ambientati, la riproduzione in cattività è semplicissima.
A due anni, i Lamprophis sono sessualmente maturi, e si accoppiano in primavera, dopo un periodo di un paio di mesi di brumazione a 18°C, che può essere anche non necessario. La femmina, che deve essere di dimensioni non inferiori a 75 cm, depone in media 10 uova, che schiudono in circa 70 giorni di incubazione a 28°C. Spesso, la femmina può ritenere lo sperma e deporre fino a tre covate ad intervalli regolari di circa due mesi l’una dall’altra. I piccoli misurano 18-25 cm, ed accettano topini rosa o piccoli sauri.