Indice
In questa guida spieghiamo come allevare Pitone Verde o Morelia Spilota mettendo a disposizione una scheda con informazioni su alimentazione, ambiente adatto e caratteristiche principali.
Classificazione scientifica
Nome comune: Pitone tappeto
Famiglia: Boidi
Sottospecie: Morelia spilota imbricata (SMITH 1981)
Morelia spilota cheynei (WELLS & WELLINGTON 1984)
Morelia spilota macrospila WERNER 1910
Morelia spilota mcdowelli (WELLS & WELLINGTON 1984)
Morelia spilota spilota (LACÉPÈDE, 1804)
Morelia spilota variegata GRAY 1842
Morelia spilotes metcalfei (WELLS & WELLINGTON 1985)
Allevamento
Descrizione generale: Viene chiamato appunto “Pitone Tappeto” perché la livrea presenta disegni e sfumature più o meno complesse ed irregolari, con colorazioni che variano a seconda della sottospecie.
Diffusione: Australia
(È stata anche importata dai coloni britannici anche in Nuova Zelanda e in altre zone dell’Oceania, ma non ho trovato dati precisi in proposito)
Dimensioni: Variabili, a seconda della sottospecie.
Per esempio la più piccola è la Morelia spilota cheynei che arriva al massimo a 1,6 – 2,0 metri di lunghezza mentre la più grande la Morelia spilota mcdowelli che può arrivare e in rari casi a superare i 3,5 metri di lungezza.
Pur essendo un Boide molto possente e lungo, tuttavia da adulto resta piuttosto sottile e snello. Inoltre hanno una coda molto fine ed affusolata.
Carattere: Gli individui giovani generalmente sono piuttosto “agitatini” e tendono a mordere e a puntare.
Hanno una dentatura ben sviluppata e quindi anche i morsi di morelie baby possono risulatare parecchio dolorosi.
Comunque, abituate fin da piccole ad essere maneggiate si adattano presto alle mani dell’allevatore, quindi in linea generale si può dire che crescendo perdano totalmente o in parte la loro aggressività, anche se non si può certamente generalizzare con certezza su un argomento soggettivo come il carattere.
Terrario: Hanno bisogno sicuramente di un terrario ben areato e ben sviluppato sia in altezza che in larghezza, arredato con rami e piante (anche finte) in modo tale da dare la possibilità all’animale di compiere arrampicate e passeggiate arboricole. Oltre al fatto che la Morelia apprezza parecchio, a mio parere infatti è davvero affascinante osservare una morelia spilota in un terrario ben arredato in quanto compie un sacco di splendide evoluzioni tra i rami ed il fogliame.
Importantissima è la presenza di una vasca con acqua, questi animali passano intere giornate immersi nell’acquetta tiepida. Infatti consiglio personalmente di mettere la ciotola dell’acqua o sotto una lampada oppure sopra ad un tappetino riscaldante o serpentina in modo tale da rendere sia piacevole la temperatura per il serpente in immersione che mantenere un buon grado di umidità.
Altra cosa importante è dare la possibilità all’animale di avere una zona dove poter irrorarsi con i raggi di una lampada uva-uvb, ma dall’altra parte dargli anche la possibilità di ripararsi all’ombra quando vuole, o comunque non direttamente sotto la lampada.
Quindi suggerisco un terrario abbastanza largo in modo tale da creare una parte con la lampada solare (va bene 14W o 15W) più secca ed esposta (quindi senza piante) ed una più riparata e non esposta direttamente ai raggi, con vegetazione abbondante dove l’animale possa ripararsi all’ombra. Nella zona umida suggerisco la presenza della vasca dell’acqua e di posizionare proprio in quel punto l’eventuale serpentina o tappetino riscaldante.
Come terreno è preferibile della corteccia di pino sterilizzata o della torba bionda (attenzione però non deve essere trattata con fertilizzanti) il tutto volendo arricchito da un po’ di muschio.
Temperatura: Una temperatura variabile dai 27° ai 30° di giorno, mentre di notte lasciarla abbassare anche fino a 23° o 25°. Comunque a mio parere è utile informarsi bene sulla morfologia del territorio di provenienza, essendo l’Australia un territorio molto vasto e con diversi habitat.
Umidità: Tasso di umidità compreso tra il 50% e il 70%. La variabilità dell’umidità è anche relativa alla provenienza e quindi vale quanto detto sopra. Quando l’animale è in muta naturalmente ha bisogno di un innalzamento del normale tasso di umidità di circa il 15%.
Alimentazione: Come tutti i boidi preda con voracia topi, ratti, piccoli volatili, coniglietti (vivi o morti). Se si abitua l’animale, mangerà anche pezzetti di carne bianca (petti di pollo ecc.).
Gli individui giovani si alimentano con piccoli topi senza pelo andando via via aumentando le dimensioni a pari passo con la crescita dell’animale.
Un individuo adulto sui 2 metri mangia ratti di circa 300 grammi.
È consigliato integrare l’alimentazione con vitamine e sali minerali, soprattutto qualora non si disponga di una lampada solare.
Riproduzione: Tutte le sottospecie della Morelia Spilota sono riprodotte abbastanza facilmente in cattività.
Vengono deposte all’incirca dalle 10 alle 30 uova, ho sentito di un record di 38 uova ma sinceramente non so se si siano poi schiuse tutte.
Dovremo tenere le uova in incubatrice con un tasso di umidità del 90% ed oltre, una temperatura sui 29° – 30° ed in circa 60 giorni avremo la nascita delle nostre piccole morelie spilote.
Note: Specie protetta dalla Convenzione di Washington. Necessita pertanto di documento CITES.