Indice
In questa guida spieghiamo come allevare Pitone delle Rocce Indiano o Python Molurus mettendo a disposizione una scheda con informazioni su alimentazione, ambiente adatto e caratteristiche principali.
Classificazione scientifica
Nome comune: Pitone delle rocce indiano
Famiglia: Boidi
Diffusione: India e Sri Lanka
Allevamento
Dimensioni: Il Python molurus bivittatus è uno dei serpenti più grandi al mondo (insieme al Pitone reticolato, all’Anaconda verde, al Pitone di Seba e alla Morelia ametista). Le femmine superano con facilità i 5 m di lunghezza nel giro di sei-sette anni, arrivando a pesare 60-80 Kg; col passare del tempo possono addirittura superare i 6 m. I maschi rimangono in genere più piccoli, raggiungendo di rado i 5m, ma rappresentano comunque dei giganti difficili da gestire. A titolo di curiosità aggiungo che il serpente più grande attualmente tenuto in cattività è proprio un esemplare di Python molurus bivittatus: è stato soprannominato ironicamente “Baby”, misura 8m e pesa più di 180 Kg!!
Biologia e comportamento: Trattasi di un ofide tendenzialmente crepuscolare e notturno. Durante il giorno in genere rimane acciambellato nei cespugli o tra i rami bassi degli alberi. Col calare dell’oscurità si sposta alla ricerca delle prede, che individua grazie all’organo di Jacobson e alle fossette termorecettrici. L’attacco è fulmineo e la preda viene uccisa per soffocamento tra le spire, dopo essere stata addentata con un morso.
Il periodo riproduttivo è annuale e cade in genere nei mesi invernali; la femmina depone da 30 a 100 uova (a seconda delle sue dimensioni) in un unico ammasso e vi si acciambella intorno: grazie a continue contrazioni della sua muscolatura, è in grado di innalzare la temperatura corporea e di trasferirla di conseguenza agli embrioni. Le nascite avvengono dopo 55-75 giorni, con piccoli lunghi circa 55 cm.
La maturità sessuale viene raggiunta al secondo o al terzo anno di età, quando il maschio è lungo grossomodo 300 cm. e la femmina 350 cm.
Terrario: Il Python molurus bivittatus necessita di terrari sviluppati soprattutto in larghezza (un esemplare di 4,5m. necessita di uno spazio minimo di 2,5×2 m.); l’acqua non dovrà mai mancare (è preferibile fornire il terrario di un’ampia bacinella in cui il serpente si immergerà ad intervalli), così pure una fonte di riscaldamento (oltre alle lampade riscaldanti che vanno opportunatamente schermate per evitare il pericolo di ustioni all’animale,si consiglia anche l’utilizzo di pratici cavetti, da sistemare sotto il tappetino di erba sintetica in maniera tale da creare superfici più calde ed altre più fresche). Per quanto concerne le temperature, la zona più calda del terrario dovrà raggiungere i 28°-30°C di giorno; di notte sarà sufficiente tenere il cavetto riscaldante acceso. E’ utile l’impiego di un termostato: non disponendo di questo strumento sarà indispensabile un frequente monitoraggio del calore attraverso un termometro applicato all’interno del terrario; d’estate, ovviamente, quando la temperatura si alzerà sopra i 27°C, elimineremo ogni fonte riscaldante.
Temperatura: La temperatura ideale si aggira tra i 28 e i 32°C durante il giorno e può scendere anche fino a 25-28°C durante la notte.
Alimentazione: Si ciba di mammiferi di dimensioni idonee alla sua taglia.
Riproduzione: Il sessaggio (tramite sonda o tramite “spremitura” della zona cloacale) è opportuno che vada eseguito da una persona esperta, per non causare danni all’animale. Gli esemplari scelti per l’accoppiamento dovranno godere di ottima salute, e questo vale soprattutto per la femmina, dato che la gravidanza le porterà via molte energie. Per favorire lo sviluppo degli ormoni sessuali, la vitalità degli spermatozoi nel maschio e la maturazione dei follicoli nella femmina, la coppia andrà tenuta a digiuno per due mesi, riducendo le ore di luce e portando la temperatura a 23°-25°C. Alcuni autori consigliano di separare la coppia durante questa fase, e di introdurre successivamente la femmina nel terrario del maschio. Terminati i due mesi di inattività, occorrerà riportare le temperature ai valori normali.
Risulta essere possibile lasciare che la femmina incubi le sue uova, tuttavia molti esperti consigliano di porle in un’incubatrice a 29°-30°, per aumentare la percentuale di schiusa.
Note: Specie protetta dalla Convenzione di Washington. Necessita pertanto di documento CITES.