Indice
In questa guida spieghiamo come allevare il Gonocephalus Chamaeleonticus o Drago camaleonte mettendo a disposizione una scheda con informazioni su alimentazione, ambiente adatto e caratteristiche principali.
Classificazione scientifica
Nome comune – Falso camaleonte, Drago camaleonte, Winkelkopfagamen in tedesco
Nome scientifico – Gonocephalus chamaeleontinus
Altre nomenclature – Iguana chamaeleontina LAURENTI 1768: 47
Agama gigantea KUHL 1820
Agama tigrina MERREM 1820
Lophyrus sumatranus SCHLEGEL 1848
Goniocephalus chamaeleontinus – HENDRICKSON 1966: 60
Gonocephalus chamaeleontinus – MANTHEY & GROSSMANN 1997: 180
Gonocephalus chamaeleontinus – COX et al. 1998: 95
Gonocephalus chamaeleontinus – MANTHEY & SCHUSTER 1999: 58
Distribuzione geografica – Indonesia (Mentewei I, Sumatra, Bangka, Natuna I, Java, Nias, Pulau Tioman, Sipora, Siberut, Bangkaru, Tuangku, Banyak Islands, Tanahmasa), West Malaysia, Pahang
Tutte le specie di Gonocephalus sono abitanti delle foreste, sono sauri arboricoli e trascorrono gran parte della loro vita sugli alberi. Sorprenderne uno in natura è difficile perché la loro colorazione li rende mimetici nell’ambiente in cui vivono.
Ordine – Squamata
Sotto-ordine – Sauria (Lacertilia)
Infra-ordine – Iguania
Famiglia – Agamidae (Agamidi)
Sotto-famiglia – Agaminae
Genere – Gonocephalus
Specie – Chamaeleontinus
Sottospecie – Nessuna sottospecie riconosciuta
Allevamento
Presentazione: La specie più diffusa in cattività perché quella più frequentemente importata del genere Gonocephalus è indubbiamente la specie chamaeleontinus. Gli esemplari che vediamo in esposizione nei negozi sono quasi sempre di di cattura quindi in genere sono in pessime condizioni, denutriti, disidratati e pieni di parassiti. Prestate particolare attenzione a scegliere fra tutti gli esemplari disponibili il sauro che vi sembra più attivo e vitale, non fatevi impietosire da esemplari sdraiati sul fondo del terrario o con gli occhi chiusi che probabilmente sono destinati a morire. Non appena portate a casa uno di questi sauri raccogliete un campione delle feci e portatele da un veterinario per farle analizzare. Nel caso vengano trovati vermi vi prescriverà anche una terapia per debellarli. Fatte queste premesse chi acquista un Gonocephalus deve essere consapevole che sta acquistando un sauro particolarmente difficile da allevare a causa della sua provenienza. E’ importante che il rettile inizi a mangiare fin dai primi giorni e che trascorra tutto il tempo aggrappato ai tronchi che provvederete a montare dentro il terrario.
Caratteristiche morfologiche: testa corta di profilo triangolare. Hanno una cresta che parte dalla testa, più o meno all’altezza degli occhi e arriva lungo la colonna vertebrale fino alla coda. Se volessimo essere pignoli diremmo che la cresta parte dall’occipite che è la parte posteriore del cranio. Il corpo è corto e fortemente compresso lateralmente ed è lungo all’incirca quanto la coda. Gli occhi sono fortemente pronunciati e sono ancor più messi in evidenza dalle prominenti arcate sopraciliari. Sono presenti padiglioni auricolari ed inoltre i Gonocephalus sono dotati di palpebre mobili. Gli arti sono lunghi e sottili, ogni zampa ha cinque dita artigliate che gli consentono di arrampicarsi con grande facilità ai rami o su altre superfici. Le dita degli arti posteriori sono più lunghe di quelle degli arti anteriori.
Curiosità: Il termine Gonocephalus deriva dal greco e significa: testa ad angolo. Anche il termine chamaeleontinus deriva dal greco e significa “come un camaleonte”.
Dimensioni: I maschi possono arrivare a 40 centimetri di lunghezza totale, coda compresa, mentre le femmine rimangono più piccole, generalmente attorno ai 30-35 cm. La lunghezza degli esemplari come succede per altre specie di rettili dipende dall’area di provenienza. La stessa cosa per quanto riguarda i colori, popolazioni proveniente da zone diverse hanno colorazioni leggermente differenti le une dalle altre. Il dimorfismo sessuale in questa specie è evidente nella colorazione di base: verde nei maschi e marrone nelle femmine. Gli esemplari giovani presentano invece tutti nei primi mesi di vita una colorazione verde intensa.
Indole: Sono sauri pacifici, l’unico rischio che potete correre cercando di afferrare uno di questi rettili e di mettergli paura perché non è abituato alla vostra presenza o al contatto. Non sono sauri particolarmente indicati come animali da compagnia, come del resto non lo è qualunque altro rettile, andrebbero manipolati il meno possibile per evitare di stressare l’animale.
Temperatura: Durante il giorno all’interno del terrario deve essere presente una temperatura compresa fra i 26 ed i 30 °C, nella stagione più calda dell’anno. Durante la notte la temperatura può scendere fino a 15-20 °C. Queste temperature subiscono una flessione verso il basso durante la stagione fredda. Indicativamente possiamo scendere scendere fino a 18-22°C, durante il giorno in inverno, per portare la temperatura fino a 12-16 °C durante la notte nella stessa stagione. Temperature al di fuori di questo range inducono nel rettile uno stato di malessere che può facilmente deteriorare in patologie più o meno gravi. La temperatura è un parametro ambientale particolarmente critico nell’allevamento in cattività dei rettili, non dimenticare di leggere la pagina dedicata a questo argomento.
Umidità: E’ importante mantenere all’interno del terrario un tasso di umidità non inferiore al 60%. Durante il periodo della muta è necessario innalzare questo tasso fino all’80% per favorire lo staccarsi della vecchia pelle. Per innalzare il tasso di umidità è sufficiente nebulizzare due o tre volte al giorno il terrario. I Gonocephalus come i camaleonti difficilmente scendono a terra per abbeverarsi dalla vaschetta quindi vi consiglio di creare utilizzando una pompa per acquario una piccola fontanella, in questo modo oltre a stimolare l’animale a bere condizionerete il tasso di umidità all’interno del terrario. Piante vive possono essere utilizzate con il duplice scopo di aumentare l’umidità, permettere al sauro di arrampicarsi e rendere esteticamente più gradevole il terrario.
Illuminazione: Sauro diurno, è attivo prevalentemente durante le ore più calde del giorno. Necessita di illuminazione solare diretta, la lampada UVB è indispensabile.
Alimentazione: Tutte le specie di Gonocephalus sono insettivore ma la specie Gonocephalus chamaeleontinus si nutre occasionalmente anche di frutta matura: sembra che apprezzino in modo particolare il mango. La dieta di base comunque sarà costituita da grilli, cavallette, camole della farina, camole del miele e caimani. Nel libro “Agamen” si consiglia di fornire al Gonocephalus come alimento anche le formiche alate. Vengono accettati come alimento anche topi e ratti baby ma non devono per nessun motivo essere usati come dieta di base.
Terrario: Come per altre specie di agamidi il terrario deve essere sviluppato in altezza dato che questi sauri conducono una vita arboricola. Non è un caso che le foto mostrino esemplari attaccati ai rami degli alberi, il Gonocephalus vive, si nutre e cerca rifugio sugli alberi e non è a suo agio sulla terraferma. E’ interessante osservare come nel 1997 il Ministero tedesco per l’alimentazione l’agricoltura e le foreste abbia stabilito delle dimensioni minime per un terrario idoneo ad ospitare due coppie adulte di Gonocephalus. Queste misure vengono calcolate in base alla taglia dell’animale, per la precisione il terrario deve essere lungo almeno 5 volte la misura del corpo del rettile (lunghezza calcolata dalla testa al tronco, coda esclusa) , profondo 4 volte e alto 5 volte la stessa lunghezza. Per quanto mi riguarda un terrario di 1 metro di lunghezza, almeno 50 cm di profondità e 1 metro di altezza è sufficiente ad ospitare comodamente uno o due esemplari di Gonocephalus. E’ fondamentale curare l’arredo del terrario e fornire al sauro numerosi appigli, nascondigli e piante sui quali possa arrampicarsi e trovare rifugio. Evitate di lasciare pareti in vetro nel terrario ad esclusione della parete frontale.
Riproduzione: Non sono disponibili informazioni sulla riproduzione di questo sauro.