Nonostante troviamo con una certa facilita topi e ratti nei negozi di animali si è diffusa l’idea che sia più conveniente allevare in casa questi roditori, ma quali sono i pro e i contro dell’allevamento di topi e ratti e soprattutto: è effettivamente più conveniente ricorrere ad un allevamento di topi in casa? Diciamo subito che se la necessita è quella di sfamare un paio di serpenti non conviene mettere in piedi un allevamento ma vedremo alla fine della nostra discussione che anche per l’appassionato più esigente che deve sfamare anche venti o trenta esemplari non c’e’ un’effettiva convenienza se non quella di avere sempre a disposizione prede di differenti dimensioni e di accertata provenienza.
Per iniziare con successo un allevamento di topi bianchi (nome scientifico mus musculus) occorre predisporre uno spazio idoneo e proporzionato all’allevamento che intendiamo realizzare ed acquistare un gruppo di esemplari in perfette condizioni di salute. Uno spazio areato e lontano da occhi indiscreti è indispensabile perché l’alta concentrazione di ammoniaca nell’urina di questi roditori rende ben presto l’aria dell’ambiente circostante insopportabile. Per mantenere all’interno delle gabbie una condizione di igiene accettabile è importante scegliere una lettiera molto assorbente e allo stesso tempo facilmente sostituibile: la più utilizzata e la più economica e’ indubbiamente la segatura che e’ disponibile nei negozi di animali sterilizzata ma si può scegliere di utilizzare anche le lettiere per gatti dotate anche queste di un alto potere assorbente ma per contro relativamente costose. Una valida alternativa alle lettiere precedentemente menzionate e’ l’argilla utilizzata spesso nell’allevamento dei criceti. I migliori contenitori per l’allevamento dei topi sono quelli usati nei laboratori di ricerca realizzati in makrolon una resina sviluppata dal Dr. Hermann Schnell nei laboratori Bayer di Krefeld-Uerdingen nel 1953. Caratteristiche principali di questo prodotto sono: incolore, resistente alle alte temperature e agli urti, facilmente lavabile e sterilizzabile.
Ultimo aggiornamento 2024-11-20 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
La vasca per l’allevamento di topi e ratti deve essere dotata di un coperchio in acciaio inossidabile e di una zona concava dove collocare in sospensione il mangime secco, all’esterno deve essere collocato anche un abbeveratoio che a differenza di quelli reperibili nei negozi di animali deve essere in vetro con la cannuccia in acciaio per evitare che topi o ratti possano rosicchiarlo. L’abbeveratoio deve essere sempre pieno perché i topi se alimentati con mangime secco tendono a bere moltissimo. Evitate di utilizzare contenitori in plastica con sporgenze al loro interno, spesso vengono utilizzati i porta tutto con le ruote, perché i topi rosicchiando le sporgenze si creano una via di fuga e rendono ben presto il contenitore inutilizzabile. E’ importante dimensionare la vasca in base alle dimensioni del roditore che intendiamo inserirvi all’interno, esistono in commercio vasche studiate appositamente per i laboratori adatte ai nostri scopi.
Una volta predisposte le vasche per l’allevamento è necessario procurarsi i topi o i ratti. Nella scelta degli esemplari per i vostri gruppi riproduttivi evitate esemplari feriti, con il pelo arruffato, con problemi motori ed in linea di massima tutti quegli esemplari che non appaiano vitali e reattivi. E’ necessario che la famiglia sia costituita da un solo maschio e al massimo da 5 femmine, il successo del vostro allevamento dipenderà in gran parte dalla vitalità del vostro maschio. Il numero delle nascite è variabile dalla dimensione e dall’eta’ della singola femmina che puo’ arrivare a partorire fino a 20 piccoli ma che mediamente partorirà fra i 5 e i 15 piccoli. Alcuni allevatori consigliano di costituire il gruppo riproduttivo con 2 maschi e 4-5 femmine ma dal mio punto di vista il secondo maschio è inutile in quanto solo il maschio dominante si accoppierà e in alcuni casi l’introduzione di un altro maschio nella famiglia scatenerebbe delle lotte per il dominio del gruppo. Il comportamento aggressivo dei maschi spesso produce stress e panico nelle femmine quindi il mio consiglio è quello di introdurre un solo maschio per ogni famiglia. In un gruppo per acclimatato le femmine non devono avere comportamenti anomali (frequente è ad esempio il fatto che uccidano e mangino i piccoli) devono prendersi cura dei piccoli e provvedere alla loro pulizia. Il maschio durante il periodo di svezzamento dei piccoli può non essere allontanato dal gruppo perché spesso contribuisce alla vita familiare pulendo il nido e ponendosi a difesa dei piccoli e della femmina. In alcuni casi invece il maschio uccide i piccoli per potersi accoppiare nuovamente con la femmina, quindi in questo caso è necessario separarlo dal gruppo. In nessun caso bisogna spostare la femmina incinta dal suo nido o peggio ancora introdurla in una nuova famiglia perché questo comporterebbe un aborto e il riassorbimento degli embrioni: questo tipo di reazione serve a rendersi disponibile per gli accoppiamenti con il nuovo maschio e quindi farsi accettare nel suo gruppo. I migliori risultati a lungo termine si ottengono evitando incroci fra consanguinei (fenomeno di inbreeding) che producono malformazioni e l’indebolimento della specie.
Quindi per iniziare un allevamento di topi produttivo bisogna procurarsi due diverse famiglie di linee di sangue differenti. Il periodo di gestazione può durare da 20 a 30 giorni e i baby topi sono svezzati già dopo 20 giorni, questo periodo può variare a seconda della dimensione della cucciolata: esemplari di una cucciolata più numerosa potrebbero richiedere anche 25-30 giorni, se al contrario la cucciolata non e’ numerosa il periodo di svezzamento sarà più breve. I nuovi nati sono sessualmente maturi e quindi riproduttivi dopo il secondo mese e pesano all’incirca 20-25 gr. Per mantenere l’allevamento sempre al massimo dell’efficienza occorre sostituire le femmine anziane e i maschi poco attivi, se si dovesse rendere necessario rimpiazzare un membro di un gruppo questo deve essere fatto quando non ci sono cuccioli non svezzati che potrebbero venire uccisi dal maschio dominante. Per l’alimentazione è possibile utilizzare semi per roditori, pasta cruda, pellettati per conigli e verdura fresca saltuariamente. Il miglior alimento di base resta comunque il pellet specifico per roditori che prevede il più idoneo apporto di sostanze nutritive. Molti allevatori sconsigliano l’uso continuativo del cibo per cani. I migliori risultati si ottengono alimentando i topi nel modo più completo possibile e per fare questo è sufficiente mescolare mangimi diversi per permettere in questo modo agli animali di scegliere cosa mangiare. Da alcuni anni molti allevatori somministrano con ottimi risultati agli esemplari dei loro allevamenti cibo secco per cani e per gatti, pellet specifico per roditori e saltuariamente frutta e verdura fresca.