Indice
In questa guida spieghiamo come allevare il Clamidosauro o Chlamydosaurus Kingii mettendo a disposizione una scheda con informazioni su alimentazione, ambiente adatto e caratteristiche principali.
Classificazione scientifica
Nome comune – Clamidosauro, Lucertola dal collare, Frilled lizard
Nome scientifico – Chlamydosaurus kingii
Altre nomenclature – Clamydosaurus kingii GRAY 1825
Chlamydosaurus kingi – DE ROOIJ 1915: 126
Chlamydosaurus kingii – COGGER 1983
Chlamydosaurus kingii – MANTHEY & SCHUSTER 1999: 42
Chlamydosaurus kingii – COGGER 2000: 305
Distribuzione geografica – New Guinea, Australia (North Territory, Queensland, West Australia)
Terra typica – Australia. Restricted to Port Nelson, NW coast of Australia
Ordine – Squamata
Sotto-ordine – Sauria (Lacertilia)
Infra-ordine – Iguania
Famiglia – Agamidae
Sotto-famiglia – Agaminae
Genere – Chlamydosaurus
Specie – Chlamydosaurus kingii
Sottospecie – Nessuna sottospecie riconosciuta
Allevamento
Presentazione: Principale strategia di difesa del clamidosauro è l’apertura del clamide, una protuberanza della pelle che contorna la testa e che all’occorrenza l’animale è in grado di aprire. In condizioni normali questa sorta di “ombrello” rimane ripiegata sulle spalle ma una volta aperta conferisce al sauro un aspetto minaccioso e il potenziale aggressore ha la sensazione di trovarsi davanti ad una preda di dimensioni superiori alle sue aspettative. All’apertura del clamide è spesso associata l’apertura della bocca e l’emissione di un soffio prodotto espellendo con forza l’aria dai polmoni, un meccanismo simile a quello di altri rettili come i boa ed i pitoni. Ci soffermiamo ancora sul clamide: il termine che in genere indica un mantello corto maschile o una manto regale in ambito zoologico è utilizzato per indicare questa corona di pelle che contorna la testa di alcuni sauri. Il clamidosauro non è l’unico sauro ad essere dotato di questo meccanismo di difesa ma è sicuramente quello che lo ha maggiormente sviluppato: i maschi possono avere un clamide anche di 10-15 cm di raggio. Il clamide è maggiormente sviluppato nei maschi ed ha colorazione variabile fra il giallo, il rosso ed il marrone. Il colore dipende dalla temperatura corporea e dallo stato dell’animale; il clamide infatti contiene molti vasi sanguigni e in condizioni di paura/stress il sangue pompato più velocemente rende il clamide di un colorito rosso acceso. Un’altra funzione del clamide è quella di pannello solare, in particolari condizioni il clamidosauro utilizza questo strumento per immagazzinare il calore solare ed aumentare la propria temperatura corporea. La lucertola dal collare, così viene anche chiamato il clamidosauro, come gli altri rettili è eterotermo e la sua temperatura corporea dipende dall’ambiente circostante.
Una curiosità: il nome Chlamydosaurus deriva dal termine latino che individua proprio il clamide di cui abbiamo così tanto parlato! A differenza di altri sauri la coda della lucertola dal collare non ricresce dopo che è stata mozzata quindi fate attenzione a non afferrare mai un Clamidosauro per la coda.
Dimensioni: La lunghezza massima raggiunta da un maschio adulto di clamidosauro è di circa 1 metro, le femmine in genere non superano i 70 cm. Fattore determinante per una corretta crescita è l’alimentazione di cui però parleremo in seguito. Occorre anche specificare che il 50% della lunghezza totale dell’animale è costituito dalla coda. I maschi come abbiamo detto sono più grandi delle femmine ed arrivano a pesare fino a 600 gr, un peso piuttosto esiguo se confrontato con altri sauri di pari lunghezza. La sue dimensioni ed il suo peso lo rendono tuttavia un abile arrampicatore e gli consentono di muoversi rapidamente sia a terra che sugli alberi.
Indole: Il Clamidosauro è un rettile timido e facilmente stressabile, per certi versi la sua indole è simile a quella di molti camaleonti e di conseguenza và trattato alla stregua di questi ultimi. Evitiamo quindi di maneggiare frequentemente il rettile e forniamo all’interno del terrario che deve essere ampio numerosi nascondigli all’interno dei quali il Clamidosauro possa sentirsi al sicuro. Pena per la mancanza di questi accorgimenti è che il rettile ogni qual volta si sentirà minacciato o spaventato correrà all’impazzata nel terrario sbattendo il muso contro le pareti. Occorre garantire al rettile la massima libertà all’interno del suo ambiente e ribadisco ancora: fornirgli nascondigli al riparo dai nostri occhi dove possa sentirsi al sicuro. Con pazienza è possibile abituare il clamidosauro ad accettare il cibo dalle nostre mani, occorrono tuttavia diversi mesi per ottenere qualche risultato e meglio sarebbe iniziare con esemplari giovani preferibilmente nati in cattività. Spesso si trovano in vendita clamidosauri adulti di cattura che male si adattano alla vita in terrario e che muoiono dopo pochi mesi di agonia. Il consiglio è quello di evitare l’acquisto di rettili di cattura e preferire esemplari giovani nati in cattività. Un esemplare di clamidosauro in buona salute può vivere fino a 12 anni.
Temperatura: Durante il giorno all’interno del terrario deve essere presente una temperatura compresa fra i 26 ed i 36 °C, nella stagione più calda dell’anno. Durante la notte la temperatura può scendere fino a 15-20 °C. Queste temperature subiscono una flessione verso il basso durante la stagione fredda. Indicativamente possiamo scendere scendere fino a 20-24°C, durante il giorno in inverno, per portare la temperatura fino a 12-16 °C durante la notte nella stessa stagione. Temperature al di fuori di questo range inducono nel rettile uno stato di malessere che può facilmente deteriorare in patologie più o meno gravi o in casi più gravi alla morte. La temperatura è un parametro ambientale particolarmente critico nell’allevamento in cattività dei rettili, non dimenticare di leggere la pagina dedicata a questo argomento.
Umidità: Si tratta di un sauro adattato a vivere in ambienti caldi e aridi quindi và evitato un tasso di umidità troppo elevato. In genere una percentuale di umidità compresa fra il 30-50% associata alle temperature descritte nel paragrafo precedente costituiscono i parametri ottimali entro i quali attenersi. E’ possibile per stimolare a bere il rettile, specialmente durante i suoi primi giorni di vita o nel caso di animali disidratati o esemplari di cattura nebulizzare una o due volte al giorno il terrario. Và evitato invece di bagnare direttamente il sauro. Consultate la sezione umidità cliccando su questo link per scoprire in che modo aumentare o diminuire la percentuale di umidità nel terrario.
Illuminazione: Sauro diurno, è attivo prevalentemente durante le ore più calde del giorno. Necessita di illuminazione solare diretta, la lampada UVB è indispensabile.
Alimentazione: Il Clamidosauro in natura si nutre di ragni, blatte, piccoli mammiferi, uova, lucertole, uccelli, altri sauri di piccole dimensioni e serpenti. Trovare quindi una dieta che soddisfi a pieno i fabbisogni dell’animale è un’impresa alquanto ardua. Alcuni allevatori suggeriscono di adoperare caimani, blatte e grilli come dieta base del Clamidosauro ed occasionalmente fornire al sauro qualche topo e uova. La dieta base deve essere secondo loro prevalentemente o esclusivamente insettivora. Alcuni evitano totalmente le proteine animali e preferiscono usare degli integratori facilmente reperibili in commercio. Personalmente disapprovo una dieta monotona, questo vale per il Clamidosauro come per qualunque altro rettile che a lungo andare rischia di provocare all’animale una carenza vitaminica/proteinica. Suggerisco quindi di alimentare il clamidosauro nel modo più vario possibile cercando in ogni caso di limitare le proteine animali ed evitando totalmente cibi confezionati specifici per sauri o peggio ancora scatolette di cibo per cani e gatti. Nei negozi di caccia e pesca sono facilmente reperibili: grilli, camole della farina, camole del miele, blatte, caimani e locuste. Tutti questi sono un ottimo alimento per il nostro clamidosauro e possono essere forniti all’animale durante le ore più calde della giornata. E’ utile ricordare che si tratta di un sauro diurno, attivo prevalentemente durante le ore più calde della giornata. Un Clamidosauro ben acclimatato ed in buona salute ha sicuramente un buon appetito e non tarda a cercare di catturare il maggior numero possibile di insetti non appena li introducete nel terrario. Un eventuale comportamento di inappetenza o svogliatezza và tenuto in debita considerazione in quanto può facilmente trattarsi di un sintomo di malessere del rettile. Spesso di vedono clamidosauri sostare a lungo sul fondo del terrario con gli occhi chiusi, che non reagiscono agli stimoli esterni e che non dimostrano nessun comportamento predatorio all’avvicinarsi di un insetto. Si tratta di animali malati o seriamente debilitati che non andrebbero acquistati o quantomeno andrebbero curati prima di essere messi in vendita. Alcune considerazioni personali: gli adulti in genere sono piuttosto voraci e mangiano con minore frequenza di un esemplare giovane. E’ bene quindi non esagerare con la quantità di cibo, se un Clamidosauro adulto ha mangiato uno o due topi adulti non bisogna dargli niente altro! Le prede vive vengono accettate con maggiore facilità dal rettile che viene stimolato dal movimento. Fornire prede vive inoltre consente al rettile di fare un minimo di sforzo per procurarsi il cibo e di non diventare “sedentario”. La somministrazione di integratori vitamici e di calcio tanto consigliata dalle case produttrici e dai veterari è inutile se l’animale è nutrito regolarmente, in modo vario ed equilibrato e con prede vive. Piuttosto che spendere soldi in integratori fate fare dei bagni di sole al vostro rettile d’estate e vedrete che lui godrà di buona salute. Ricordatevi di lasciare sempre a disposizione nel terrario una vasca con dell’acqua pulita che sostituirete almeno una volta al giorno. Il clamidosauro non è un gran bevitore quindi non lo vedrete spesso in prossimità della vasca ad abbeverarsi. Non preoccupatevi quindi se troverete la vasca piena quando andrete a sostituirla e non fate l’errore di considerare un rettile alla stregua di un cane che generalmente quando è assetato beve energicamente dalla ciotola. Gli esemplari giovani vanno trattati in modo particolare per quanto riguarda la somministrazione dell’acqua. In genere non si avvicinano mai in natura ad una raccolta d’acqua perchè sarebbero esposti a numerosi pericoli ed è il loro istinto a suggerire all’animale di tenersi alla larga. I clamidosauri giovani di abbeverano dalle foglie che raccolgono piccole quantità d’acqua con la rugiada mattutina o dopo che è piovuto. Voi non dovrete far altro che nebulizzare con uno spruzzino per piante il terrario per permettere al piccolo clamidosauro di abbeverarsi qualora ne avesse bisogno.
Terrario: Il Clamidosauro è un rettile diurno molto attivo quindi occorre predisporre un terrario di dimensioni oltremodo generose. Evitate l’acquisto del rettile se pensate di metterlo in una fauna-box e se non avete spazio a disposizione, è un sauro che cresce velocemente e che ha bisogno di molto spazio vitale. Diamo delle indicazioni su quello che secondo noi è il terrario ideale per accogliere un maschio di Clamidosauro adulto: 200 cm di lunghezza , 70 cm di profondità e non meno di 150 cm di altezza. Dimensioni ancora superiori garantiscono all’animale delle migliori condizioni di vita e danno a noi la possibilità di sbizzarrirci con l’arredamento della teca. All’interno del terrario vanno disposti diversi tronchi per permettere al nostro Clamidosauro di arrampicarsi, ideale sarebbe anche collocare delle piante vive, magari in sospensione ma vi avviso che questo sauro ha il brutto vizio di arrampicarsi dappertutto e nel giro di qualche settimana alla vostra pianta saranno rimaste ben poche foglie. Una valida alternativa è costituita dalle piante artificiali che oltre a rendere ugualmente gradevole esteticamente il terrario forniranno se disposte adeguatamente diversi nascondigli dove l’animale potrà sentirsi al sicuro. Evitate di inserire all’interno del terrario due o più maschi che entrerebbero inevitabilmente in conflitto fra di loro, in natura il Clamidosauro conduce una vita solitaria ma in cattività è possibile tentare di farlo convivere con una o più femmine. Fate attenzione: se notate qualche anomalia nel comportamento di una femmina di Clamidosauro significa spesso che viene stressata dal maschio, occorre quindi separarla immediatamente per evitare che smetta di alimentarsi o che rimanga accovacciata per lunghi periodi in un angolo della teca. Qualche ulteriore accorgimento per meglio predisporre l’habitat per il nostro sauro: utilizzate i pezzi di corteccia per creare ulteriori nascondigli, controllate che l’aerazione del terrario sia efficiente per evitare il formarsi di muffe, sostituite periodicamente il substrato e fissate tronchi e piante saldamente fra loro.
Riproduzione: Non sono disponibili per questa specie informazioni specifiche sulla riproduzione.