Indice
In questa guida spieghiamo come allevare l’Anolis Carolinensis mettendo a disposizione una scheda con informazioni su alimentazione, ambiente adatto e caratteristiche principali.
Classificazione scientifica
Nome comune – Anolis, falso camaleonte, camaleonte americano, green anole
Nome scientifico – Anolis carolinensis
Altre nomenclature – Non sono note altre nomenclature
Distribuzione geografica – USA (E Texas, SE Oklahoma, S Arkansas, Louisiana, Mississippi, Alabama, Georgia, Florida, South Carolina, North Carolina, SE Tennessee), Bahamas, Cuba, Mexico.
Introdotte a Belize e nelle Hawaii (fide MCKEOWN 1996)
Ordine – Squamati
Sotto-ordine – Sauri
Infra-ordine – Iguania
Famiglia – Iguanidi
Sotto-famiglia – Polychrotinae – Anolidi
Genere – Anolis
Specie – Anolis carolinensis
Sottospecie – Anolis carolinensis carolinensis (VOIGT, 1832)
Anolis carolinensis seminolus VANCE, 1991
Allevamento
Presentazione: fra le numerosissime specie del genere Anolis, l’ A. carolinensis è quella che troviamo con maggior frequenza nei negozi. La facile reperibilità combinata con un adattamento ed una resistenza in cattività paragonabile soltanto a pochi altri sauri ne fanno un rettile adatto ai neofiti ma che può, nonostante tutto, dare numerose soddisfazioni anche ai terrariofili più esigenti. Negli Stati Uniti dove è piuttosto popolare viene chiamato “camaleonte americano”; questo soprannome gli è stato assegnato per le sue attitudini strettamente arboricole e per la capacità di variare tonalità schiarendosi e scurendosi in particolari situazioni; comportamenti e caratteristiche che condivide con i camaleonti propriamente detti. I maschi di questa specie sono spiccatamente territoriali, un adulto ad esempio qualora si trovasse di fronte ad un altro maschio della sua stessa specie cercherebbe di esibire colori sgargianti, accompagnati a rumori simili a soffi generati con la bocca spalancata. Questo comportamento serve ad intimidire il rivale “sottomesso” che a sua volta comunica con l’altro maschio indietreggiando ed esibendo tonalità tenui e scure. La tonalità cromatiche che può assumere un Anolis variano dal verde brillante, tipico di un maschio in buona salute, ad un marrone scuro che è sintomo invece di un rettile stressato. Cause dello stress possono essere: le condizioni ambientali non idonee, le frequenti manipolazioni o la presenza di altri esemplari presenti in terrario.
La colorazione del sauro ci fornisce inoltre un efficace indicatore della temperatura nel terrario. Temperature troppo basse possono indurre il rettile a posizionarsi in angoli dove la temperatura è più elevata (generalmente sotto una lampadina) e ad assumere una colorazione scura. Questa colorazione viene assunta perchè richiesta dalle circostanze, ricordiamo infatti che un oggetto di colore scuro si riscalda più velocemente di un oggetto di pari dimensioni di colore chiaro, quindi il nostro Anolis sta solo cercando di scaldarsi più rapidamente.
Il genere Anolis come già detto comprende all’incirca 300 specie e 200 sottospecie distribuite sia nel Nord che nel Sud America, in Bolivia, in Paraguay e nei Caraibi. In Italia quella più facilmente reperibile e di cui ci occuperemo è l’Anolis carolinensis. Concludo questa breve presentazione sottolineando che fra le diverse specie, Anolis carolinensis è fra le più attive in terrario quindi se siete alla ricerca di un rettile di dimensioni contenute, facilmente gestibile e che crei “movimento” non posso che consigliarvi questa specie.
Dimensioni: Al momento della nascita la lunghezza degli Anolis, compresa la coda si aggira intorno ai 5-6 centimetri. Diventano adulti in circa 6-8 mesi e raggiungono una lunghezza che può variare tra i 15 e i 20 cm, coda compresa. Questa ultima ha lunghezza pari o maggiore all’intera lunghezza del corpo.
Indole: Gli Anolis sono sauri timidi e schivi e proprio per questo motivo andrebbero maneggiati il meno possibile per evitare al rettile inutili stress. Il terrario delle essere sviluppato in verticale ed offrire loro numerosi anfratti dove possano sentirsi al sicuro. Una folta vegetazione oltre a fornire una migliore coreografia permette al rettile di mimetizzarsi fra le foglie e quindi contribuisce anch’essa a migliorare le condizioni di vita in cattività del nostro piccolo sauro. Alcuni esemplari si abituano a venire a prendere il cibo direttamente da una pinzetta o dalla nostra mano ma questa dovrebbe essere la massima interazione che dovremmo avere con questo rettile. Caratteristica comune con un membro d’eccezione della famiglia degli Iguanidi è che i maschi sono spiccatamente territoriali quindi bisogna far tentare di convivere due maschi, cosa che finirebbe inevitabilmente per stressare uno dei due fino a causarne la morte. Gli Anolis sono strettamente arboricoli ed in natura trascorrono quasi tutta la loro vita arrampicati a tronchi o ad altre superfici quindi non è insolito che il vostro sauro stia tutto il giorno su un tronco e non scenda mai a terra.
Temperatura: Durante il giorno la temperatura ideale varia da un minimo di 26° a un massimo di 30°C mentre di notte non deve scendere sotto i 16°C. Per mantenere la temperatura di giorno si può usare un faretto riscaldante diurno mentre per la notte è consigliabile un faretto notturno. Sconsiglio altri elementi riscaldanti come i cavetti o le rocce perchè il nostro sauro ama i bagni di sole quindi non sarebbero di nessuna utilità. Per approfondire l’argomento vi rimando alla sezione del Terrario dedicata agli elementi riscaldanti. La temperatura è un parametro ambientale particolarmente critico nell’allevamento in cattività dei rettili, non dimenticare di leggere la pagina dedicata a questo argomento.
Umidità: gli Anolis prediligono gli ambienti umidi quindi è necessario lasciare a disposizione del sauro un ciotola contente dell’acqua che per motivi igienici andrà cambiata quotidianamente. Posizionando la ciotola dell’acqua in prossimità della sorgente di calore (sotto una lampada spot o sopra un cavetto riscaldante) saremo in grado di raggiungere il tasso di umidità desiderato. Sarebbe preferibile mantenere un tasso compreso fra il 60-70%. Esistono altri metodi per ottenere il medesimo risultato, ad esempio abbinando un substrato che trattenga l’acqua a frequenti nebulizzazioni. Attenzione: difficilmente, data la spiccata attitudine arboricola di questo rettile, vedrete un A. carolinensis scendere per abbeverarsi utilizzando la ciotola che avrete messo a disposizione. Gli Anolis bevono esclusivamente l’acqua che si deposita sulle foglie o sui rami quindi è indispensabile nebulizzare il terrario e il rettile non solo per regolare l’umidità ma anche per permettergli di abbeverarsi. Consultate la sezione umidità cliccando su questo link per scoprire in che modo aumentare o diminuire la percentuale di umidità nel terrario.
Illuminazione: Sauro diurno, è attivo prevalentemente durante le ore più calde del giorno. Necessita di illuminazione solare diretta, la lampada UVB è indispensabile.
Alimentazione: si tratta di sauri carnivori e i principali alimenti che vanno loro somministrati sono: grilli, caimani, tarme e camole del miele. Trattandosi di sauri piuttosto attivi andranno alimentati quotidianamente, una scrupolosa osservazione giornaliera ci permetterà inoltre di monitorare lo stato di salute del nostro rettile e verificare se ha mangiato o meno. Qualche suggerimento: quando scegliete il vostro Anolis controllate che sia attivo e che abbia i riflessi pronti, un animale ben acclimatato si nutre con rapidità e scatta fulmineo sulla preda. Non scegliete animali fermi a terra o peggio ancora con gli occhi chiusi. Questi comportamenti sono tipici di rettili pesantemente debilitati e quindi difficilmente recuperabili.
Terrario: Viste le modeste dimensioni per ospitare una coppia di Anolis consiglio un terrario a sviluppo verticale approssimativamente delle seguenti dimensioni minime: 60 cm di lunghezza, 30 cm di profondità e 70 cm di altezza. Meglio sarebbe poter mettere a disposizione uno spazio ancora maggiore. Viste le modeste dimensioni del rettile è inoltre possibile allestire il terrario con piante e rami per creare una micro-foresta in cui il nostro sauro possa sentirsi a proprio agio e al sicuro. Ricordatevi che è fondamentale creare angoli nascosti dove il rettile possa rifugiarsi lontano da occhi indiscreti. E’ sbagliato allestire un terrario spoglio soltanto per poter sempre vedere il nostro sauro, come spesso accade nei negozi.
Riproduzione: Impariamo innanzi tutto a distinguere i maschi dalle femmine. I maschi sono più grandi delle femmine ed è evidente in loro una plica golare rossa che spesso viene gonfiata per attrarre le femmine durante il periodo dell’accoppiamento o per intimorire altri maschi. La testa inoltre è più grande e la struttura del corpo più definita inoltre nel basso ventre sono visibili gli epimeni che consiglio comunque di non verificare perchè comporterebbe dover afferrare il sauro e sottoporlo ad un inutile stress. Tutte queste informazioni in merito al dimorfismo sessuale della specie sono in grado di farci riconoscere con una discreta facilità il sesso dei nostri esemplari. Qualora ci fossimo sbagliati ed avessimo inserito nel terrario due maschi noteremmo dopo breve tempo (il periodo può variare da pochi minuti a qualche giorno) un atteggiamento ostile già descritto in precedenza di uno dei maschi (dominante) nei confronti dell’altro (dominato) e sarà quindi necessario separare i due esemplari. Tale comportamento non và confuso con quello riproduttivo in cui il maschio afferra la femmina mordendola al collo per trattenerla e riuscire a riprodursi.
Gli Anolis carolinensis si riproducono facilmente in cattività tanto che ormai è difficile trovare esemplari “di cattura” il che si traduce in rettili meglio acclimatati e meno soggetti a stress e malattie. Le femmine inoltre trattengono lo sperma anche per 4-6 mesi dopo l’ultimo accoppiamento quindi spesso accade che si acquisti una femmina già gravida. Per accorgersi se una femmina è gravida bisogna avere un occhio allenato ed in questo caso bisogna mettere a disposizione un substrato idoneo in cui questa possa deporre le uova. Personalmente consiglio la comune torba ma ho ottenuto buoni risultati anche con la sabbia mescolata a ghiaino per acquari. Le femmine depongono una o due uova ed i piccoli vengono abbandonati a se stessi. Al momento della schiusa i piccoli vanno rimossi prontamente dal terrario altrimenti gli adulti li divoreranno prontamente. Se non volete correre rischi consiglio di rimuovere le uova e parte del substrato depositare il tutto in una piccola vaschetta provvista di piccoli fori che lasceremo dentro il terrario. In questo modo i piccoli potranno spuntare fuori dal terreno e saranno al riparo dai famelici genitori.
Attenzione: durante l’operazione di rimozione delle uova queste non andranno mai girate o spostate, vanno lasciate nella stessa posizione in cui le abbiamo trovate. Il substrato durante il periodo di incubazione andrà mantenuto umido ma non dovrà mai essere fradicio o bagnato al tatto altrimenti le uova marciranno. Il periodo di incubazione può variare fra 30 e 45 giorni a seconda della temperatura di incubazione.
I piccoli sono le esatte copie in miniatura dei genitori e vanno tenuti in un terrario da soli fintanto che non avranno raggiunto una dimensione tale da non costituire un pasto per i loro genitori o per altri esemplari adulti. Indicativamente fintanto che non saranno lunghi almeno 10 cm. I piccoli Imparano ad alimentarsi alla svelta e non è insolito vederli mangiare anche a distanza di 1-2 giorni dalla nascita, vanno alimentati con baby grilli o moscerini della frutta aumentando la dimensione della preda in base alla loro crescita.
Malattie o disturbi: I principali disturbi di questi rettili sono
L’infiammazione delle vie respiratorie visibile da forti respiri e rientranza accentuata dei polmoni durante l’aspirazione curabile con l’aumento della temperatura all’interno del terrario oppure la gastroenterite visibile da spruzzi di feci sulle pareti del terrario curabile con antibiotici.
L’anoressia è facilmente identificabile e và trattata subito. Un sauro anoressico è letargico e spesso si lascia morire se non provvediamo a correggere la sua dieta o in casi più urgenti provvediamo ad imboccarlo.
La disidratazione, causa principale di questo disturbo è l’errore frequente di posizionare una vaschetta d’acqua all’interno del terrario credendo erroneamente che il sauro vada ad abbeverarsi. E’ sufficiente nebulizzare frequentemente il terrario per evitare questa condizione.
Particolare attenzione và prestata ai trattamenti antiparassitari, l’inconsistente mole del rettile combinata con un alto dosaggio di questi prodotti spesso avvelena oltre al parassita che vogliamo evitare anche il rettile stesso. Consiglio quindi per eliminare gli acari che sono fra i parassiti senza dubbio i più frequenti di mettere a bagno in acqua tiepida il nostro sauro e di ripetere il trattamento per due/tre volte alla settimana per almeno due settimane. Combinando questi bagni ad una minuziosa pulizia del terrario si dovrebbe facilmente riuscire a debellare i parassiti.
Ricordiamo che un Anolis stressato o malato ha una tinta tenue e scura e proprio la colorazione del rettile stesso ci fornisce un eccellente termometro per verificare lo stato di salute del nostro sauro.