Indice
In questa guida spieghiamo come allevare l’anaconda verde mettendo a disposizione una scheda con informazioni su alimentazione, ambiente adatto e caratteristiche principali.
Classificazione scientifica
Nome comune – Anaconda o anaconda verde
Nome scientifico – Eunectes murinus
Altre nomenclature – Eunectes murinus gigas (LATREILLE in BUFFON 1801)
Boa gigas Latreille 1802
Eunectes barbouri DUNN & CONANT 1936
Eunectes murinus STRIMPLE et al. 1997
Distribuzione geografica – Venezuela, Colombia, Brazil, N-Bolivia, NE-Peru, Guyana, Trinidad
Ordine – Squamati
Sotto-ordine – Ofidi
Infra-ordine – Enofidii
Famiglia – Boidi
Sotto-famiglia – Boinae
Genere – Eunectes
Specie – Eunectes murinus
Sottospecie – Eunectes murinus gigas (LATREILLE in BUFFON 1801)
Eunectes murinus murinus (LINNAEUS, 1758)
Allevamento
Presentazione: Date le dimensioni di un adulto, l’anaconda verde deve essere scelta dal terrariofilo con molta ponderazione. E’ un grande serpente che nella maggior parte dei casi, con l’età NON acquisisce un carattere tranquillo e deve essere tenuta in un paludario di dimensioni ragguardevoli. E’ un animale che risponde a stimoli elementari e primitivi ed una reazione (di minaccia o di fame) di un animale di 5-6 metri e 60 kg di peso può lasciare il segno per sempre. Il possessore dovrà tenere conto, prima dell’acquisto, delle dimensioni del terrario, dei costi di riscaldamento e di alimentazione, e del fatto che, col passare degli anni, non potrà fare a meno dell’aiuto di una seconda persona durante le operazioni di ruotine (cambio del substrato e dell’acqua, pulizia terrario, ecc).
Dimensioni: Al momento delle nascita i piccoli misurano dai 50 agli 80 cm a seconda delle dimensioni della madre. Nei primi anni di vita assistiamo ad una crescita molto rapida: almeno 20/30 cm all’anno, fino a raggiungere al terzo anno di età la maturità sessuale pari ad una dimensione di circa 2-3 metri.
Indole: Il carattere dell’anaconda verde è tutt’altro che docile: se viene disturbata non esita a soffiarvi contro o tentare di mordervi, armarsi di pazienza, capire gli stati d’animo dell’animale nella maggior parte dei casi è inutile, conviene non disturbare il rettile e limitarsi alla sua osservazione. Una delle cose da non fare e’ aprire il terrario solo per fornirgli il pasto altrimenti associerà l’idea della vostra mano al cibo e quando cercherete di prenderlo lui cercherà di addentare la vostra mano. In linea di massima l’anaconda verde ha un pessimo temperamento e proprio per questo andrebbe maneggiata il meno possibile. Per cercare di afferrare un’anaconda adulta sono necessarie ALMENO 2 persone con qualche anno di esperienza in grossi boidi.
Temperatura: Nel terrario vanno posti 2-3 termometri, anche del tipo adesivo, molto economici, per conoscere le temperature.Durante il giorno all’interno del terrario deve essere presente una temperatura compresa fra i 28 ed i 31 °C . Durante la notte la temperatura può scendere fino a 22 °C. E’ buona norma fornire all’interno del terrario una zona più calda ed una più fresca, per fare questo è sufficiente posizionare la fonte di calore in uno degli angoli del terrario e nell’angolo opposto creare una zona d’ombra. Nel periodo estivo potete sostituire il cavetto con uno a più basso wattaggio, durante l’inverno invece un semplice tappetino riscaldante o una lampada spot permetteranno di raggiungere abbondantemente i 28°C. La lampada spot ed il tappetino vanno schermati (con rete metallica ad es.) per impedire il contatto diretto e le inevitabili ustioni e andrebbero collegati con un termostato interno al ternario o con un timer, per evitare colpi di calore. Sopra i 35-36° l’animale sta male.
Umidità: Dato che l’anaconda verde è un serpente che predilige l’ambiente acquatico è necessario fornirgli una vasca quanto piu’ possibile ampia per permettergli di effettuare delle brevi nuotate. Grazie a questa vasca non sara’ difficile mantenere all’interno del terrario un tasso di umidità compreso fra il 60 e l’80 %. Per innalzare ulteriorimente il tasso di umidità si puo’ nebulizzare due o tre volte al giorno il terrario o posizionare la vasca dell’acqua in prossimità di una fonte di calore. Se la vasca dell’acqua è sufficentemente capiente: almeno 20 – 30 litri (per un esemplare giovane), potete installare al suo interno un piccolo filtro per acquario che contribuirà tenendo in continuo movimento l’acqua ad alzare ulteriormente l’umidità nel terrario. Lo stesso risultato si puo’ ottenere con un areatore di quelli solitamente impiegati negli acquari.
Illuminazione: Per l’anaconda verde così così come per la quasi totalità dei serpenti l’illuminazione non è un fattore fondamentale, una lampada spot, dimensionata in base al terrario, è in grado di soddisfare oltre al fabbisogno di luce dell’animale anche il fabbisogno di calore. Se vi piace anche la luce fredda del neon, che esalta i colori del pitone, non sono necessari tubi specifici per rettili. Proteggendo la lampada eviterete anche che l’anaconda arrampicandosi su di essa la rompa ferendosi. Esistono in commercio neon studiati appositamente per serpenti la cui validità comunque non è dimostrata. Per un terrario lungo 80/100 cm, alto 40/50cm e profondo 50 cm una lampada spot da 40W/60W è sufficente. Se il terrario è particolarmente grande un’idea potrebbe essere quella di posizionare piu’ di una lampada in diversi punti del terrario per ottenere in questo modo una migliore resa estetica.
Alimentazione: L’anaconda si nutre esclusivamente di mammiferi che devono essere proporzionati alla taglia dell’animale. Un esemplare neonato è già in grado di mangiare topi mentre un esemplare adulto può essere nutrito a seconda delle dimensioni con topi bianchi, ratti, conigli, quaglie o polli. La frequenza del pasto viene calcolata in base all’età dell’animale: una giovane anaconda è in grado di mangiare uno o due topi a settimana, mentre per un anaconda adulta un paio di conigli ogni due mesi è sufficiente. Prede troppo piccole non vengono considerate come cibo mentre prede troppo grandi vengono uccise e non mangiate oppure ingerite e rigurgitate successivamente. Evitate di dare al serpente carne tritata o pezzi di manzo, deve assolutamente mangiare prede intere per poter digerire pelo e ossa della preda. Un ultimo appunto sull’alimentazione riguarda l’uso di prede vive o di prede surgelate: se decidete di optare per le prime ricordatevi di controllare che durante il pasto l’animale non ferisca il serpente e rimuovete la preda qualora venisse rifiutata, se optate per le seconde ricordatevi di integrarle con un complesso vitaminico. Evitate la sovralimentazione che nei serpenti da terrario, a causa della scarsa attività fisica, è molto frequente.
Importante: l’anaconda ha odorato finissimo; se la vostra mano o i vostri abiti hanno lo stesso odore della preda o di un altro animale (cane, gatto, galline, conigli ecc), VOI siete a sangue caldo ed avete indosso un odore molto attirante. Quindi come minimo rischiate un morso, se l’anaconda è molto grande potreste essere stretti nelle spire. Questi sono noti come SFE (stupid feeding errors). Se l’anaconda non molla ed avete (spero per voi) qualcuno che vi aiuta, un sistema empirico che funziona molto bene, è quello di versare abbondantemente nella bocca del serpente un alcolico molto forte (grappa, vodka, centerbe). Non rideteci su, qualcuno ci ha salvato la buccia e ancora lo può raccontare.
Terrario: Parlare di terrario per un serpente come l’anaconda che può superare i 6 metri è particolarmente difficile: alcuni veterinari suggeriscono di utilizzare una stanza (delle dimensioni di almeno 3 metri per 3) per far fare al serpente abbastanza movimento e permettergli in questo modo di bruciare i grassi. Allevatori che da anni riproducono questi rettili affermano che un terrario di un paio di metri di lunghezza, 1 metro di profondità e 1,5 metri di altezza e sufficiente non solo ad allevare in cattività uno di questi fantastici serpenti ma addirittura di riprodurli. Personalmente propendo per la prima soluzione anche se non tutti hanno una stanza libera, tuttavia conosco persone che allevano pitoni giganti con successo anche in spazi molto più contenuti. Se si sceglie il terrario classico, bisogna curare che le bocchette di ventilazione laterali siano sfalsate, in modo che vi sia un buon ricambio dell’aria. E’ molto importante fornire all’animale un nascondiglio dove trascorrerà gran parte della giornata raggomitolato, un semplice vaso per piante con un buco per entrare ed uscire andrà benissimo, anche se esteticamente non sarà molto gradevole. Fornite all’animale una vasca d’acqua in cui possa immergersi completamente anche se nel caso di un esemplare adulto questa vasca dovrebbe essere di circa 300-500 litri e permettere un efficiente ricambio dell’acqua. Fissate in un angolo del terrario una lampada spot o un tappetino riscaldante per evitare che la temperatura scenda sotto i 24°C. Come substrato potete usare della corteccia o dei trucioli in legno, l’importante è che il legno che decidete di usare non emani forti odori (come il cedro) che possono provocare problemi respiratori all’animale. Potete usare anche i finti tappeti erbosi che trovare nei negozi di giardinaggio: sono facili da pulire ed esteticamente gradevoli. La carta da cucina comunque resta la scelta migliore, è molto igienica, si sostituisce facilmente e non provoca occlusioni intestinali dovute ad ingerimento, cosa che invece potrebbe accadere con la corteccia. Vi sconsiglio l’uso della sabbia come materiale di substrato dato che è molto difficile da pulire.
Riproduzione: Nessuna informazione disponibile sulla riproduzione.
Disturbi: Non sono segnalate patologie o disturbi specifici per questa specie.
Note: Diffuso in ambienti molto eterogenei fra loro, si spinge fino in prossimità delle abitazioni umane ma predilige le zone paludose e i margini dei corsi d’acqua. Non si tratta di un serpente arboricolo.